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Per portare sostegno economico ai soggetti sovraindebitati che a causa di una difficile condizione non riescono a far fronte ai debiti contratti, la Fondazione Umbria contro l’Usura ha attivato il progetto “Tutela del Sovraindebitato”.
Integralmente finanziato dalla Regione Umbria, con un contributo annuale pari ad € 40.000, il bando permetterà di erogare ai soggetti ammissibili un contributo a fondo perduto in misura pari al 2% del montante passivo accertato e, in ogni caso, per un importo compreso tra un minimo di € 1.000 e un massimo di € 3.000.
In particolare, possono accedere al contributo i soggetti che rispondono ai seguenti requisiti:
- essere soggetto sovraindebitato, secondo la definizione della Legge n. 3/2012 secondo cui per sovraindebitamento si intende “la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà ad adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente”;
- aver presentato domanda di accesso alle procedure di cui alla Legge n. 3/2012;
- essere in possesso dei requisiti di legge per accedere ad una delle procedure disciplinate dalla Legge n. 3/2012;
- essere persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigiana o professionale eventualmente svolta.
Le domande di contributo possono essere inviate, per l’anno in corso, entro il 30 novembre 2023.
Tutta la modulistica e le informazioni di contatto sono disponibili sul sito della Fondazione
La Fondazione Umbria contro l’Usura, di cui la Camera di Commercio dell’Umbria è socia, è attiva in Umbria dal 1996 sui temi della lotta e della prevenzione dell’usura e dell’estorsione, fenomeni criminosi che minano la tenuta del tessuto economico e sociale del territorio.
Il progetto “Tutela del sovraindebitato” nasce nell’urgenza di una crisi economica che sta coinvolgendo sempre più persone fisiche e piccole e medie imprese, per offrire un aiuto concreto a favore di chi si trova in difficoltà economiche.
Si aggiunge così un ulteriore piccolo mattone a quel muro di protezione che da anni pazientemente la Fondazione costruisce intorno a coloro che, a causa di una difficile condizione economico finanziaria, non riescono a far fronte ai debiti contratti e rischiano di finire nella rete degli usurai.