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Nei giorni scorsi la Camera di commercio dell'Umbria ha provveduto al rilascio d'ufficio di oltre 3.000 domicili digitali ad altrettante imprese e, congiuntamente, all'applicazione delle relative sanzioni (ai sensi e per gli effetti dell'art. 37 Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, convertito nella Legge n. 120/2020, secondo cui alle imprese iscritte nel Registro delle Imprese è richiesta l'adozione e il mantenimento in funzione di un domicilio digitale, sotto forma di PEC).
Invitiamo tutte le imprese a controllare sul Cassetto digitale dell’Imprenditore l'eventuale assegnazione d'ufficio del domicilio digitale.
Inoltre raccomandiamo le imprese già iscritte, che non abbiano ancora comunicato il proprio domicilio digitale o che non lo abbiano attivo e valido, a regolarizzare la loro posizione tramite apposita comunicazione al Registro delle Imprese, per evitare l'assegnazione d'ufficio.
Le comunicazioni trasmesse al domicilio digitale, al pari delle comunicazioni a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, equivalgono alla notificazione per mezzo posta e si intendono notificate non appena rese disponibili presso il domicilio digitale, a prescindere dall’avvenuta lettura da parte del destinatario.
Il domicilio digitale d'ufficio funzionerà solo in entrata, e non dunque per scrivere messaggi certificati in uscita.
Se si ha bisogno di un domicilio digitale per l'invio delle PEC bisogna acquistarlo da un gestore autorizzato e poi iscriverlo al Registro delle Imprese in sostituzione del domicilio digitale assegnato d'ufficio.
Ricordiamo che il domicilio digitale è un indirizzo di posta elettronica certificata pubblico a cui vengono recapitate informazioni ufficiali molto importanti anche da parte di altri enti (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, Comune, ARPA ecc...)