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Se il “chiuso per virus” si è fatto sentire anche in Umbria nei settori più esposti alla pandemia come il turismo e il comparto della cultura, nella Giornata Mondiale della tutela della proprietà intellettuale, la Camera di Comemrcio dell’Umbria accende un focus sulla capacità brevettuale delle imprese umbre e diffonde i dati relativi ai depositi di marchi e brevetti presso gli sportelli attivi nella sedi camerali di Perugia e Terni.

Ne emerge che la tutela della proprietà intellettuale, della conoscenza delle sue ricadute tra gli imprenditori umbri è un terreno ancora da coltivare. I numeri parlano chiaro.

Nel 2020 nell’anno segnato dall’evento pandemico, in Umbria sono stati depositati 356 marchi (di cui 309 presso la sede di Perugia) e 10 brevetti (di cui 8 presso lo sportello della sede di Perugia). I modelli di utilità (il modello si utilizza per proteggere una modifica di oggetti esistenti che comporta la creazione o introduzione di una maggiore utilità o facilità d’uso dell’oggetto stesso ndr) sono stati 10 in tutta la regione, 16 i modelli ornamentali.

A livello nazionale i dati sono con il segno “+” .

Il Paese nel 2020 ha registrato una crescita sostanziosa sia di brevetti per invenzioni che per modelli di utilità. Secondo i dati dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, (la tutela della proprietà industriale viene esercitata dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso l’ UIBM, ma è presso l'Ufficio Brevetti delle Camera di Commercio che è possibile depositare le domande relative a marchi, brevetti e invenzioni industriali), il numero dei brevetti concessi per invenzione industriale è cresciuto nel 2020 del 6,3% rispetto al precedente anno (9.161 rispetto a 8.614), mentre il numero dei brevetti concessi per modello di utilità ha registrato addirittura un balzo del 30,3% (2.090 rispetto ai 1.603 concessi nel 2019).

Se si accendono i riflettori sul 2019, il contesto in Umbria non cambia in particolare per i brevetti. Le richieste di brevetto per invenzione depositate nella regione sono state 12 mentre per i marchi, sono stati 505


“La fotografia sulle domande di brevetto pervenute presso i nostri uffici non è incoraggiante, per questo il nostro Ente è impegnato anche a diffondere la cultura brevettuale tra le imprese, scarsamente presente soprattutto tra quelle di piccola e piccolissima dimensione, che sono quelle maggiormente presenti nella nostra regione” – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni.

“Vogliamo diffondere la cultura secondo cui investire nella propria azienda significa anche valorizzare e tutelare la proprietà industriale, registrare marchi e brevetti, per tutelare i titoli ma anche per affrontare i rischi presenti nel commercio elettronico o al contrario coglierne le opportunità, per muoversi nei contesti europei” conclude il Presidente Mencaroni.

La Camera di Commercio dell’Umbria nel solco di questo impegno sta cogliendo le opportunità offerte dalla progettazione europea e già da due anni ha aderito al progetto Ippi di cui è capofila (Ip Play with it), www.ippiproject.eu rivolto ai giovani studenti e ai loro insegnanti. Il progetto sensibilizza le giovani generazioni alla tutela della proprietà intellettuale e alla lotta alla contraffazione utilizzando degli innovativi tools didattici.

Ultimo aggiornamento

12-06-2024 13:06

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