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Il periodo attuale ci chiama a una sfida di rinnovamento delle infrastrutture, di ripensamento delle città, una sfida ineludibile per agganciare la ripresa. Guarda al futuro dell’ Umbria e delle sue imprese la Camera di Commercio che ha promosso un Tavolo di coordinamento sulla situazione infrastrutturale dell’Umbria, una regione che deve misurarsi con un “solido” gap infrastrutturale: attraversata marginalmente dall’autostrada del sole, priva di porti e solo sfiorata dall’alta velocità ferroviaria.
Il tema è in cima all’agenda di governo della Camera di Commercio. Far “crescere” le infrastrutture significa far crescere il tessuto imprenditoriale, agevolando le attività delle aziende già presenti in un’area. Non solo. Una buona dotazione infrastrtturale significa incidere sulle scelte di insediamento di nuove attività produttive e sulle necessità logistiche delle imprese. Lunedi 7 marzo il primo appuntamento del Tavolo sulle infrastrutture che ha coinvolto oltre al Presidente dell’Ente camerale Giorgio Mencaroni e al Segretario Generale Federico Sisti, l’ Assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, i rappresentanti delle associazioni di categoria, Uniontrasporti, per l’Anas Nicola Lamberto Nibbi, e numerosi consiglieri della Camera di commercio umbra.
Punto di partenza del confronto, lo stato dell’arte della dotazione infrastrutturale regionale, presentato da Alessandro Fontanili, direttore Uniontrasporti, e da Fabrizio Meroni, Project manager Uniontrasporti, contenuto in un sostanzioso Report di cinquanta pagine.
“Nella classifica nazionale – si legge nel Report - le province di Terni e Perugia si posizionano rispettivamente al 63° e al 78° posto, evidenziando una scarsa performance dell’Umbria nel suo complesso rispetto a tutte le tipologie infrastrutturali considerate (in particolare, escludendo il settore portuale, rispetto alle infrastrutture aeroportuali e logistiche). La provincia di Perugia presenta il gap infrastrutturale più ampio (al 78° posto nella classifica nazionale), soprattutto rispetto alle infrastrutture aeroportuali (96°)”.
Performance definita nello studio Uniontrasporti “carente” per entrambe le province anche per quanto riguarda la dotazione delle infrastrutture stradali.
“Gli elementi più penalizzanti - si legge nel Report - sono indentificabili nella dotazione (scarsa consistenza della rete stradale, soprattutto di categoria autostradale, limitata presenza di assi autostradali a 3 o più corsie, assente in provincia di Perugia), ma anche nella limitata spesa per interventi infrastrutturali sulla rete viaria”. Forte deficit a livello regionale anche per quanto riguarda le infrastrutture logistiche.
“Entrambe le province - è stato detto nel corso dell’incontro - potrebbero valorizzare il proprio potenziale attraverso un’azione di coordinamento territoriale che tenga conto di una visione sovraregionale”.
“L’Umbria deve uscire dal proprio storico isolamento – ha rimarcato il Presidente Mencaroni - e dobbiamo tutti fare la nostra parte come sistema regionale”, puntando prima di tutto a completare gli interventi già in essere, senza ulteriori ritardi, così come a individuare le priorità di intervento, in particolare dal punto di osservazione del sistema imprenditoriale. Dobbiamo smarcarci da un sistema infrastrutturale carente, che penalizza la competitività delle imprese, trasversalmente, di tutti i settori”.
L’attività è stata l’occasione per verificare come sono cambiate le esigenze e la percezione della qualità delle infrastrutture di trasporto da parte degli utenti anche a seguito del completamento di alcuni, pochi, investimenti in corso, ma soprattutto per comprendere l’apertura e la preparazione delle imprese rispetto alle nuove sfide che le attendono nei prossimi anni, in particolare per quanto riguarda la digitalizzazione, la transizione ecologica e la semplificazione dei rapporti con la pubblica amministrazione, che sono alcune delle missioni che formano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano.
L’output politico del Tavolo di coordinamento sulle infrastrutture umbre sarà la redazione di un "Libro Bianco delle priorità infrastrutturali dell’Umbria", documento che conterrà una selezione di opere indifferibili e necessarie per superare la crisi in atto e recuperare competitività a livello regionale.
“Oggi ci troviamo di fronte ad un’occasione senza precedenti - ha concluso Mencaroni - le risorse del Recovery Plan ci offrono l’occasione per ricostruire una regione nuova, migliore. Con le infrastrutture, tassello chiave della rinascita, nel ruolo di moltiplicatore di investimento, non sprechiamo l’opportunità”.
Nei prossimi mesi verranno ulteriormente affinate le analisi sotto il profilo delle esigenze economiche e imprenditoriali, del digital divide, del trasporto merci, ma anche dal punto di vista della mobilità delle persone e dei flussi turistici.
L’evento rientra in un programma di azione promosso da Unioncamere italiana e supportato da Uniontrasporti, con l’obiettivo di stimolare contributi operativi sul tema infrastrutturale, partendo appunto dall'ascolto del territorio e dei suoi principali portatori di interesse.