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Lo dicono i numeri. Secondo la recente indagine effettuata da SiCamera e InfoCamere su oltre 32mila imprese italiane nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali), risulta che in Umbria, più di una impresa su tre (il 37,5%) intende avvalersi dei finanziamenti e dei fondi comunitari, ma per provare a raggiungere l’obiettivo le imprese chiedono “di porre un freno alla burocrazia”.
“Ormai le nostre imprese e il nostro Paese guardano all’Europa non come un problema di cui liberarsi, ma come un’opportunità - riflette il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni – ma occorre semplificare e avvicinare l’Europa alle aziende. Le nostre imprese sono stremate dalla pandemia e questa potrebbe essere una delle direzioni da percorrere, sostenendo le Pmi che hanno meno strumenti sia economici che in termini di risorse umane per accedere alla progettazione”.
Per questo alla Camera di Commercio dell’Umbria si lavora alla progettazione europea ed è una delle azioni di sviluppo messe in agenda dall’Ente camerale umbro. Ente in grado di attrarre risorse europee per offrire servizi rivolti alle imprese. Servizi che guardano “avanti”.
Come il progetto “Weed Out”, di cui la Camera dell’Umbria è partner, che mira ad aumentare la consapevolezza sia da parte degli imprenditori che dei dipendenti rispetto al problema della violenza sui luoghi di lavoro e fornisce strumenti per affrontarla. A breve si saprà se il progetto è stato aggiudicato In cantiere, in attesa di aggiudicazione, anche il progetto “ReTourn” che mira ad attivare azioni per sostenere la ripresa delle attività turistiche dopo eventi catastrofici (come ad esempio i terremoti ma anche l’esplosione della recente pandemia).
Si è appena concluso un altro impegnativo progetto di cui la Camera di Commercio dell’Umbria è soggetto capofila. Il progetto Ippi, (Intellectual Property - Play with It!) che ha sostenuto, nei suoi due anni di lavoro , azioni di sensibilizzazione sul valore della proprietà intellettuale e i danni provocati da contraffazione e pirateria (www.ippiproject.eu). Il progetto ha coinvolto quattro scuole secondarie superiori della provincia di Terni per un totale di 7 classi di studenti, insieme ai loro docenti. I ragazzi hanno lavorato, in collaborazione con studenti spagnoli e i referenti del partner tecnico ITC - Innovation e Training Center, per creare strumenti didattici in contesti di apprendimento innovativi. I giovani hanno avuto l’opportunità di applicare la propria creatività con giochi di ruolo legati al ruolo della protezione della proprietà intellettuale nel processo di sviluppo delle idee imprenditoriali.
Ieri gran finale del progetto IPPI cui erano approdati i ragazzi di alcune scuole superiori umbre e quelli di una scuola superiore spagnola.
Primo posto assoluto con 17 punti per il Team umbro I SESHAT della classe 3AFM/CAT dell’ISST Liceo Scientifico Majorana Orvieto, che si aggiudica il premio di 1000 € che la scuola dovrà utilizzare per materiale didattico e visite studio.
2° classificato con 12 punti il Team Imprese Donne e Sostenibilità della classe 3L dell’Istituto Angeloni di Terni.
Sale sul podio al terzo posto con 10 punti il Team spagnolo Los Copyfighters della Ies La Cala di Malaga.