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L’Umbria non solo si conferma la culla dell’innovazione brassicola italiana, ma può davvero diventare benchmark della filiera della birra prodotta con il luppolo, nuova eccellenza dell’agricoltura umbra, e protagonista del nascente filone del turismo legato alla birra. Per cogliere a pieno l’obiettivo occorre una sinergia tra tutti gli attori, dalle Istituzioni alle imprese, ai vari elementi della filiera brassicola umbra, sfruttando tutte le opportunità di un mercato di nicchia in forte espansione come quello legato al luppolo. Una sfida e una possibilità che vanno giocate sull’innovazione, in primis quella digitale, e con una forte vocazione all’internazionalizzazione.

È il cuore del messaggio arrivato dalla Conferenza Stampa, tenuta questa mattina (28 luglio) a Perugia presso il Centro Servizi della Camera di Commercio dell’Umbria in via Mazzini, sul progetto HOPS DIGITAL HUB (HDH), nato con il sostegno del Bando sulla digitalizzazione e promozione delle Reti di impresa promosso dalla Camera di Commercio dell’Umbria.
E che la voglia di sinergia sia reale lo dimostra il parterre che la Conferenza Stampa ha messo insieme: Roberto Morroni, Vice Presidente della Giunta Regionale e Assessore all’Agricoltura; Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria; Matteo Bartolini, Presidente regionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Vice Presidente nazionale; Stefano Fancelli, Presidente Luppolo Made in Italy; Marco Romanelli (cooperativa sociale La Rondine a Maccarello); Luana Meola (Birra Perugia Unionbirrai); Carlo Schizzerotto, Direttore nazionale Consorzio Birra Italiana; Michele Sensidoni (Mastri Birrai Umbri); Alessandro Bartolucci ed Emanuele Frenguelli, funzionari dell'Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, Ufficio di Perugia (a dimostrazione di come il settore brassicolo sia diventato importante anche a livello di entrate fiscali per lo Stato).

HDH - ha introdotto Stefano Fancelli - è l’HUB della comunicazione digitale del luppolo italiano e della birra al 100% made in Italy. HDH è l’innovazione della comunicazione digitale al servizio dell’agricoltura d’eccellenza per costruire la community della filiera della birra artigianale e del turismo brassicolo. Il Luppolo è una nuova eccellenza dell’agricoltura umbra che si sta affermando come ingrediente di alta qualità per produrre birra al 100% italiana e non solo, visto l’interesse dei consumatori e delle imprese per i molti modi d’impiego di questa straordinaria pianta”.

L’Assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni ha rilevato come, per il quinquennio 2023-2027 del Psr (Piano di sviluppo rurale) l’Umbria abbia a disposizione 535 milioni di euro e come, nel biennio 2020-2022, la Regione con il Psr abbia mobilitato 285 milioni di euro (complessivamente, la mandata 2020-2027 del Psr vale 820 milioni di euro). “L’Agricoltura umbra- ha detto Morroni – si trova davanti a un momento storico cruciale perché non basta mantenere, ma occorre sviluppare, come testimonia anche la denominazione ‘Piano di sviluppo rurale’. Lo sviluppo su cui puntiamo ha cardini precisi: la valorizzazione delle eccellenze del territorio, l’innovazione a tutto campo ma soprattutto digitale, la capacità di irrobustire e creare reti e filiere. Sono le linee fondanti del programma della Regione, perché solo così si possono cogliere obiettivi come l’aumento della remunerazione dei vari soggetti delle filiere e un’agricoltura sempre più sostenibile intendendo la sostenibilità a 360 gradi: ambientale, economica e sociale. In quest’ambito rientra pienamente la nuova eccellenza dell’agricoltura umbra, il luppolo, e la filiera nata intorno a HOPS DIGITAL HUB non solo rappresenta un successo, ma ha grandi potenzialità di crescita e di capacità di fare leva per tutto il settore brassicolo”.

Il Presidente Giorgio Mencaroni ha evidenziato come HDH rappresenti “un esempio di successo per il Bando sulla digitalizzazione delle Reti di impresa promosso dalla Camera di Commercio dell’Umbria. Il bando prevede la creazione di sette rete di impresa, ma ne è potuta partire solo una a causa della pandemia da Covid-19. Ora riprenderemo il discorso, magari aggiornando i programmi alla luce dei profondi cambiamenti che la pandemia ha determinato in non pochi settori economici. Occorre che il discorso delle reti di impresa guardi in modo deciso all’innovazione a tutto tondo e agisca in un’ottica di internazionalizzazione. L’Umbria ha buone carte da giocare e le deve giocare bene, anche con un rapporto stretto tra le Istituzioni, in modo da potenziare al massimo la spinta, rendendola sempre più efficace ed efficiente”. Il Presidente della Camera di Commercio ha poi rilevato che “il settore brassicolo, e in esso il segmento legato al luppolo che rappresenta una nicchia di estremo interesse per l’espansione di una filiera umbra innovativa e competitiva che sia punto di riferimento in Italia, è in forte crescita”. E qui ha ricordato come la Camera di Commercio dell’Umbria da dieci anni porti avanti il ‘Premio Nazionale Cerevisia’ sulle birre artigianali di qualità, diventato un vero cult per la propria autorevolezza e guardato con estremo interesse da tutto il settore brassicolo. Il fatto che quest’anno, per la prima volta, i produttori umbri abbiano ricevuto, nell’ambito del ‘Cerevisa’, molti più premi rispetto al passato dimostra come la filiera regionale legata alla produzione della birra si sia consolidata, ampliata e sia protagonista di un balzo di qualità. Un settore, quello brassicolo, che può essere anche leva per la crescita del turismo esperenziale e che attira i giovani. Se sapremo puntare sempre più sull’innovazione, sulla qualità, sull’internazionalizzazione i giovani troveranno interessanti opportunità occupazionali, in questo come in altri settori. E poiché questa è la strada intrapresa, sono ottimista sul futuro dei giovani in Umbria. Faremo di tutto perché ciò si realizzi sempre più compiutamente”.

Il Presidente regionale dalla Cia, Matteo Bartolini, ha affermato che “l’agricoltura, non solo umbra, stretta tra numerosi problemi tra cui il forte aumento dei costi di produzione e la contrazione delle remunerazioni dei produttori, sta attraversando un momento molto delicato. Ma la strada tracciata con l’HOPS DIGITAL HUB, che Cia segue da vicino e supporta, dimostra come ci siano spazi ed opportunità per progetti che guardano avanti, all’innovazione, all’uso spinto della digitalizzazione, alla tipizzazione, alla capacità di comunicazione, che oggi ormai significa comunicazione digitale e che è fondamentale per rendere consapevole i consumatori della qualità che acquistano e quindi aiuta a garantire la giusta remunerazione dei produttori. E nella qualità un aspetto di primaria importanza è quello di una filiera tutta sostenibile. La strada è tracciata e aperta, abbiamo fatto passi in avanti importanti. Ora dobbiamo andare fino in fondo”.


Ultimo aggiornamento

18-06-2024 11:06

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