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L’impegno della Camera di Commercio dell’Umbria per creare un dialogo e favorire la coesione sul tema dell’innovazione e della sua tutela, coscienti che si tratta di una partita decisiva per lo sviluppo della regione. Il Presidente Mencaroni: “Molte imprese umbre non registrano marchi pensando che le procedure burocratiche siano farraginose e che i costi siano elevati. In realtà, sullo snellimento delle procedure si sono fatti importanti progressi e il costo non è affatto proibitivo visto che in media, per registrare un marchio, il costo è di 800 euro”.
L’Umbria è in ritardo sull’innovazione, che viene concepita solo come informatica quando invece è fatta di tanti altri elementi tra cui le forme, come il design dei prodotti industriali. In Umbria, infatti, nel 2022 sono stati registrati 53 brevetti, che non sono certo molti. Alla luce di ciò Camera di Commercio dell’Umbria, proprio in qualità del suo ruolo di rappresentanza e sintesi delle categorie economiche e sociali, si è fatta promotrice di un convegno molto importante, dal titolo “Forma oltre la forma – Innovazione e tutela nel mondo della proprietà industriale”, con l’obiettivo di creare un dialogo e favorire la coesione sul tema dell’innovazione e della sua tutela, coscienti che si tratta di una partita decisiva per lo sviluppo della regione. Un evento a cui hanno partecipato una varietà di professionisti: giuristi, urbanisti, architetti, ragionando sul problema a 360 gradi e offrendo spunti di grande interesse.
Il Presidente dell’Ente Camerale, Giorgio Mencaroni, ha messo in evidenza che “Molte imprese umbre non registrano marchi pensando che le procedure burocratiche siano farraginose e che i costi siano elevati. In realtà, sullo snellimento delle procedure si sono fatti importanti progressi e il costo non è affatto proibitivo visto che in media, per registrare un marchio, il costo è di 800 euro”. Quanto alla tutela, Mencaroni ha ribadito che “la Camera di Commercio dell’Umbria è sensibilissima a queste problematiche e lo è a tutto tondo, impegnata com’è nel favorire tra le imprese la cybersicurezza e mettendo a disposizione delle aziende le informazioni su come tutelare un marchio e a quali sono i finanziamenti a disposizione delle imprese per proteggere la proprietà intellettuale”.
Gli interventi
L’Avv. Prof. Mario Franzosi, uno dei primi Professori e avvocati italiani a occuparsi di tutela della proprietà intellettuale, ha introdotto il convegno soffermandosi sulle origini delle privative industriali, sulla loro ratio e sui requisiti per ottenere la protezione.
Philipp Fabbio, Professore Ordinario di Diritto commerciale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, si è soffermato sui rapporti tra tutela delle forme attraverso la registrazione dei disegni o modelli, ovvero come opere del diritto di autore illustrando i principi enunciati dalla Corte di Giustizia Europea in alcuni noti recenti casi.
Silvia Giudici, Professore associato di Diritto industriale presso l’Università statale di Milano, ha affrontato il tema dell’opera d’arte utilizzata nei prodotti industriali approfondendo i rapporti tra Codice della proprietà industriale, Legge sul diritto d’autore e Codice dei beni culturali.
L’Avv. Nicola Bottero si è invece occupato di marchi di forma, portando all’attenzione dei presenti alcuni casi concreti affrontati da giudici italiani e stranieri, relativi ai rapporti tra tutela della forma come disegno o modello o come marchio di forma.
Il dr. Umberto Scotti, già Presidente per molti anni del Tribunale delle imprese di Torino e attuale Presidente della prima sezione della Cassazione civile che si occupa dei casi di proprietà industriale, ha parlato della tutela della forma attraverso la fattispecie dell’imitazione servile, spiegando quali siano i requisiti per accedere a tale forma di protezione.
Nel pomeriggio si è svolta una tavola rotonda, moderata dall’Avv. Marco Bianchi, alla quale cui hanno preso parte anche soggetti estranei al mondo del diritto, quali il Prof. Paolo Belardi, Ordinario di Composizione architettonica e urbana presso l’Università degli Studi di Perugia, che ha spiegato cosa sia il design e come sia nato; L’Ing. Andrea Margaritelli, brand manager di Listone Giordano, che ha illustrato quale sia il valore del design per un imprenditore e come il design sia una vera e propria esperienza sensoriale; L’Avv. Federica Santonocito, che ha chiarito come il diritto possa tentare di intercettare le esigenze di tutela dell’impresa; L’Ing. Maurizio Baldi, consulente in proprietà industriale, che ha fornito delucidazioni sugli strumenti attraverso cui, nella pratica, l’impresa può tutelare il design; la dott.ssa Giuliana Piandoro, dirigente della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha fornito i dati statistici sulle privative depositate in Italia ed in Umbria negli ultimi anni, nonché illustrato quali siano i finanziamenti a disposizione delle imprese per proteggere la proprietà intellettuale.