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I nuovi dati del Sistema Informativo Excelsior. Le imprese umbre che prevedono nuove chiamate sono pari al 15% del totale, meno del 18% della media nazionale. Le tre figure professionali più richieste concentrano il 66% delle entrate complessive previste dalle aziende.

La dichiarazione

Giorgio Mencaroni, Presidente Camera di Commercio dell’Umbria: “I dati della nuova rilevazione Excelsior (per giugno e per il trimestre estivo giugno-agosto), che ricordo essere diventata un vero punto di riferimento per le previsioni sulle assunzioni da parte delle imprese grazie al coinvolgimento di ben 100mila aziende rappresentative del patrimonio imprenditoriale italiano, stavolta non fanno brillare l’Umbria, che accusa un calo superiore alla media nazionale e a quella del Centro. Rispetto al 2023, l’industria umbra arretra (-50 avviamenti a giugno, -90 nel trimestre estivo), come anche i servizi (-230 assunzioni a giugno, -190 nel trimestre). A pesare sull’andamento degli avviamenti nei servizi sono le previsioni delle imprese del turismo sulle assunzioni che intendo effettuare, in calo rispetto al 2023 sia a giugno che nel trimestre giugno-agosto. Ma la situazione, come ho già avuto modo di dichiarare, alla prova dei fatti potrebbe risultare migliore perché potrebbe esserci, nelle previsioni delle imprese del turismo, un eccesso di prudenza. Teniamo anche presente che la campagna promozionale estiva della Regione Umbria, che nel passato ha avuto risultati lusinghieri, deve ancora manifestare tutti i suoi effetti. Resta, e anzi si aggrava, infine, il gravissimo problema della difficoltà delle aziende a reperire le figure professionali di cui hanno bisogno. Occorre, in quest’ambito, una politica organica e persistente che abbia al suo interno, oltre alla formazione e a tutto ciò che serve a superare questo mismatch, anche un taglio del cuneo fiscale, per aumentare il reddito reale dei lavoratori e stimolare l’offerta di lavoro. In Italia e in Umbria, a fronte di questa grave difficoltà a reperire personale da parte delle aziende, c’è un’area di inattivi assai grande. Una situazione assolutamente da rimuovere se si vuole togliere questo macigno dalla strada della crescita e dello sviluppo economico e sociale”.


La prudenza delle imprese umbre nelle assunzioni nel settore turistico diretto (servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici), sia a giugno 2024 che nel trimestre giugno-agosto, manda in deficit non solo il bilancio occupazionale del settore, ma anche – molto più leggermente - quello più generale delle assunzioni totali in Umbria rispetto ai dati del 2023 e del 2022. Emerge dai nuovi dati del Sistema Informativo Excelsior – curato da Unioncamere-Anpal - relativi alle previsioni di entrate al lavoro nel mese di giugno e nel trimestre giugno-agosto, per quanto riguarda le imprese industriali e dei servizi. Va ricordato che i dati del Sistema Informativo Excelsior si basano su un ampio e continuo monitoraggio del sistema imprenditoriale: ben 110mila le aziende coinvolte, che esprimono le proprie previsioni sulle chiamate al lavoro che prevedono di effettuare nei mesi successivi.

In dettaglio, in Umbria a giugno 2024 le imprese prevedono di effettuare 5mila 560 avviamenti al lavoro, rispetto ai 5mila 850 dello stesso mese del 2023 (-300, -5,1%) e ai 6mila 160 del 2022. Una contrazione su base annua delle assunzioni, quella prevista in Umbria, decisamente superiore sia al dato italiano (-0,32%), sia a quello del Centro (-1,5%), dove il cuore verde d’Italia registra a giugno l’andamento peggiore (Toscana +0,4%), Marche -2,9%, Lazio -2,2%).

Se l’orizzonte si allunga al trimestre estivo giugno-agosto, le assunzioni previste dalle imprese in Umbria sono 15mila 460, rispetto alle 15mila 730 dello stesso trimestre 2023 (-270 avviamenti al lavoro, -1,7%). Nel trimestre, inoltre, l’Umbria si muove in controtendenza rispetto sia al dato nazionale (+1%), sia a quello del Centro (+0,2%), che registrano il segno più. Ma nel trimestre estivo le previsioni di assunzioni in Umbria da parte delle imprese non sono, a differenza del singolo mese di giugno, le più basse tra le altre tre regioni del Centro: a fronte del -1,7% della nostra regione, infatti, fanno peggio le Marche (-2,3%), mentre Toscana (+0,5%) e Lazio (+1%) mostrano un incremento degli avviamenti al lavoro.

Da evidenziare che, comunque, nel trimestre giugno-agosto 2024 le assunzioni in Umbria, se calano rispetto allo stesso periodo 2023, sono superiori nei confronti del 2022 (15mila 480 contro 15mila 400).

A mandare in deficit il bilancio occupazionale dell’Umbria, sia a giugno che nel trimestre estivo giugno-agosto, è la prudenza delle imprese del turismo della regione sugli avviamenti al lavoro

Il settore del turismo, a livello di avviamenti al lavoro, ha ovviamente un ruolo chiave nel trimestre estivo giugno-agosto; basti pensare che, in media, il settore turistico diretto, rappresenta in termini di assunzioni oltre il 21% nel mese di giugno e oltre il 22% nel trimestre giugno-agosto. Ed è proprio, rispetto al 2023 e al 2022, l’indebolimento delle previsioni di assunzioni da parte delle imprese del settore diretto del turismo (senza, cioè, prendere in considerazione gli avviamenti al lavoro determinati indirettamente dal turismo in altri comparti e settori) a mandare il deficit il bilancio occupazionale umbro. Le imprese della regione, infatti, a giugno 2024 prevedono, nei “servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici”, di effettuare 1.120 assunzioni, contro le 1.240 del 2023 (-9,7%) e le 1.400 del 2022. Se si guarda al trimestre giugno-agosto, le assunzioni delle imprese del turismo sono previste in Umbria a quota 3mila 420, in calo (-7,3%) rispetto allo stesso trimestre 2023 (3mila 690) e in linea con il dato del 2022 (3mila 430).

…ma, rispetto all’ultimo anno del pre-Covid, il 2019, le assunzioni nel turismo umbro nel trimestre estivo giugno-agosto crescono comunque di 660 unità (quasi +24%)

Gli anni d’oro delle assunzioni nel turismo umbro iniziano nel 2022, quando gli avviamenti al lavoro nel settore “servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici” balzano a 3mila 430, superando i 2mila 260 dell’ultimo anno pre-Covid, il 2019. Il tutto dopo un anno stranamente debole, il 2021 (1.830 avviamenti nel trimestre). C’è poi il picco del 2023 (3mila 690 avviamenti) e, come detto, l’arretramento 2024 (3mila 420). Il settore, comunque, nel trimestre estivo 2024 evidenzia la previsione di 660 persone assunte in più rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019, con un incremento del 23,9%.

Le caratteristiche degli avviamenti al lavoro in Umbria a giugno 2024

- Nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

- Gli avviamenti si concentreranno per il 65% nel settore dei servizi e per il 68% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

- L’11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (14%).

- In 56 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. La situazione peggiora rispetto al 2023, quando il dato era 52 casi su 100. Il dato umbro, inoltre, è decisamente superiore a quello medio nazionale, dove la difficoltà di reperimento del personale riguarda 48 casi su 100.

- Per una quota pari al 34% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni.

- Per una quota pari al 22% le imprese prevedono di assumere personale immigrato.

- Solo il 9% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Il dato umbro è ancora una volta inferiore a quello medio nazionale, anch’esso, peraltro, insoddisfacente (11%).

- Per una quota pari al 63% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

- Le imprese umbre intenzionate ad assumere sono il 15% del totale, meno del 18% del dato medio italiano.

Le assunzioni previste nei principali settori di attività

Sul fronte dei settori economici, la Top Five degli avviamenti al lavoro nella regione nel trimestre estivo giugno-agosto 2024 vede 3mila 420 assunzioni nei servizi di alloggio e ristorazione, 2mila 330 chiamate nel commercio (+310 sul 2023), 1.700 nelle costruzioni (+60 sul 2023), 1.780 nei servizi alle persone (lo stesso dato del 2023), 880 nei Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (-360 rispetto al 2023).

I profili richiesti

Queste le entrate al lavoro previste in Umbria per tipo di profilo: nel 35% dei casi operai specializzati e conduttori di impianti, nel 33% professioni commerciali e dei servizi, nel 14% profili generici, nell’11% dirigenti, specialisti e tecnici, nel 7% impiegati.


Ultimo aggiornamento

17-06-2024 09:06

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