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È emerso nel convegno dal titolo “Stima immobiliare certificata - vantaggi, utilizzo, opportunità”, tenuto a Perugia nella Sala Rossa dell’Ente camerale, con un’ampia presenza dei rappresentanti degli Ordini professionali. È stato rilevato come il servizio, proveniendo da una fonte “super partes” in quanto organismo pubblico, lo rende particolarmente adatto all'utilizzo da parte di studi legali, notarili e di consulenza fiscale e contabile. Ma arrivano anche suggerimenti dagli Ordini professionali: “Potrebbe essere utile per la Borsa Immobiliare dell’Umbria stipulare convenzioni nell’ambito dei tribunali o nell’ambito degli organismi di mediazione, come appunto quello presente nelle stesse Camere di Commercio, nei casi in cui operi la trasferibilità dell’immobile e ci sia la necessità di un dato certo e affidabile”. Intanto la Provincia di Perugia ha via via richiesto la stima di ben venti immobili di sua proprietà, alcuni di notevole importanza, come ad esempio Villa Fidelia a Spello e Villa Redenta a Spoleto.
Promosso a pieni voti il servizio Servizio Stime certificate della Borsa Immobiliare dell’Umbria (organo della Camera di Commercio), proveniendo da una fonte “super partes” in quanto organismo pubblico, lo rende particolarmente adatto all'utilizzo da parte di studi legali, notarili e di consulenza fiscale e contabile. Il Servizio Stime rappresenta, infatti, uno strumento ottimale per supportare il lavoro dei professionisti che devono determinare il valore di mercato delle diverse tipologie di immobili.
Di questo importante servizio si è parlato nel convegno dal titolo “Stima immobiliare certificata - vantaggi, utilizzo, opportunità”, tenuto a Perugia nella Sala Rossa dell’Ente camerale, con un’ampia presenza dei rappresentanti degli Ordini professionali.
Ha aperto i lavori – in rappresentanza del presidente dell’Ente camerale, Giorgio Mencaroni – il dirigente finanza, gestione e legislativo della Camera di Commercio, Mario Pera, che ha evidenziato come, “a conferma della competenza tecnica che le viene ormai riconosciuta a livello regionale, bisogna ricordare che la Borsa immobiliare dell’Umbria è stata chiamata dall’Agenzia delle Entrate a far parte del Comitato Consultivo tecnico, organismo che rappresenta il tavolo di confronto e consultazione tecnica tra Agenzia del Territorio, gli operatori tecnico-economici del mercato immobiliare e i rappresentanti di alcune principali istituzioni locali, in merito all’aggiornamento della Banca dati delle Quotazioni dell’Osservatorio del mercato Immobiliare provinciale”.
Gli operatori
Il presidente del Comitato di vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria, Fabio Dominici, ha affermato che “il Comitato accerta i valori pervenuti in base alle informazioni in possesso dei membri della commissione, alle informazioni acquisite presso gli operatori di mercato, nonché sulla base di ogni altro supporto che ritiene utile utilizzare al fine di conseguire la più elevata qualità ed attendibilità delle informazioni. Il Comitato per il Listino, infine, appone il proprio visto alle perizie estimative,
certificando la congruità dei valori nelle stesse indicate rispetto ai prezzi di mercato e regola le modalità di svolgimento della specifica attività per assicurare al potenziale utente un’elevata qualità della prestazione avente per oggetto la stima di beni immobiliari”.
E Mauro Cavadenti Gasperetti, componente del Comitato di vigilanza Borsa Immobiliare dell’Umbria, ha reso noto come “la Provincia di Perugia abbia richiesto la stima di ben venti immobili di sua proprietà, alcuni di notevole importanza come ad esempio Villa Fidelia a Spello e Villa Redenta a Spoleto. Perizie sono state richieste da altri Enti pubblici, come alcuni Comuni umbri, anche per immobili di valore molto basso”, sottolineando quindi come il servizio “sia stato reso non solo per immobili di grande valore”.
Marcello Bambagioni, presidente del Comitato per il Listino Borsa Immobiliare dell’Umbria, ha ribadito, parlando di come si svolgono le procedure delle perizie tecniche estimative, che “tali procedure consentono all’utente di avere una valutazione coerente, oggettiva e puntuale rispetto agli effettivi valori commerciali di scambio dei singoli immobili”.
Gli Ordini professionali
Sul fronte degli Ordini professionali disco verde ma anche suggerimenti, come quello avanzato da Carlo Orlando, presidente dell’Ordine degli avvocati di Perugia: “Potrebbe essere utile per la Borsa Immobiliare dell’Umbria - ha detto Orlando - stipulare convenzioni nell’ambito dei tribunali o nell’ambito degli organismi di mediazione, come appunto quello presente nelle stesse Camere di Commercio, nei casi in cui operi la trasferibilità dell’immobile e ci sia la necessità di un dato certo ed affidabile”.
Il presidente del Collegio Notarile distrettuale di Perugia, Andrea Sartore, si è detto d’accordo con Orlando (“la collaborazione tra professionisti – ha affermato Sartore - può portare ottimi frutti e quindi spetta a loro sfruttare l’opportunità rappresentate dal servizio della Borsa Immobiliare, in quanto una maggiore conoscenza porta ad una maggiore sinergia tra professionisti”) e ha messo in evidenza due problematiche legate al territorio regionale umbro per quanto riguarda la valutazione dei cespiti immobiliari. La prima è legata alle caratteristiche del mercato immobiliare umbro vivace in alcune zone , scarno in altre, e quindi è necessario, nell’effettuare una valutazione immobiliare, avere ben presente la zona dove è ubicato l’immobile, anche per capire quali possano essere le zone di investimento. La seconda problematica è quella legata al fatto che c’è una larga fetta di immobili che presentano difformità urbanistiche e catastali e quindi una corretta valutazione deve tenere conto degli aspetti urbanistici e catastali, ivi compresa la problematica dell’accesso agli atti.
Il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Perugia, Enrico Guarducci, ritiene fondamentale “la collaborazione tra i vari professionisti in quanto la materia immobiliare riguarda tutti gli ordini in modo trasversale”. Secondo Guarducci, la chiave della perizia estimativa certificata da quanto emerso dalla presentazione fatta nel corso dell’incontro è la trasparenza e il fatto di essere “super partes”, caratteristiche che la rendono potenzialmente applicabile a suo avviso in quattro aree: area del contenzioso tributario; area del contenzioso tra privati (divorzio, separazioni, assicurazioni ecc…); ambito procedure concorsuali; sfera societaria (costituzione, divisione, scissione e così via).
Infine, Il segretario dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili Provincia di Terni, Stefano Stellati, ha evidenziato come le caratteristiche della perizia estimativa certificata, e cioè quelle della trasparenza ed imparzialità, la rendano particolarmente utile nell’ambito delle procedure concorsuali.