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La 31a Convention Mondiale delle Camere di Commercio all’Estero (CCIE), a cui hanno partecipato 150 delegati esteri tra Presidenti, Segretari Generali e membri del board delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, provenienti da più di 50 paesi, si è conclusa con oltre 840 incontri di networking ‘one to one’ (circa 160 tra Associazioni territoriali, imprese umbre e start up), tenuti presso il Complesso Abbaziale di San Pietro. Gli incontri diretti con le aziende rappresentano in concreto l’intrinseca propensione al business delle CCIE, costantemente al servizio di tutte le piccole e medie imprese – operanti sia nei settori più tradizionali sia in quelli innovativi – alla ricerca di un volano di crescita e sviluppo internazionale. Ha partecipato agli incontri anche la Rete Enterprise Europe Network, di cui la Camera di Commercio dell’Umbria è membro all’interno del consorzio multiregionale SME2EUplus.
Un evento di grande interesse e concretezza in cui sono emerse indicazioni preziose per gli operatori, sia sul piano generale che delle potenzialità di fare business in specifiche realtà (da New York a Francoforte, a Hong Kong e così via) nei vari settori, evidenziando opportunità ma anche aspetti che potrebbero apparire critici se l’impresa li affrontasse senza un supporto.
Il messaggio uscito dal Convegno alla Sala dei Notari. Le dichiarazioni
Dal convegno “Coniugare l’Umbria al futuro. Coesione, innovazione e competenze per il futuro del Made in Italy sui mercati internazionali”, tenuto in sessione pubblica nell’ultima delle tre giornate di lavoro della Convention Mondiale, sono arrivate molte suggestioni, riflessioni e indicazioni. Ma è arrivato soprattutto un segnale di ottimismo e di forte cooperazione tra Sistema Camerale, Istituzioni, Associazioni e Aziende sul fronte di un nuovo, forte balzo in avanti sul fronte dell’internazionalizzazione delle imprese e più in generale dell’innovazione.
Mario Pozza, neo Presidente di Assocamerestero, eletto durante la Convention come anche i nuovi membri del Consiglio Generale:
“L’Italia ha tutto, ma proprio tutto, per imporsi sui mercati internazionali, tanto che si dice che il mondo dell’export di qualità si divide in due categorie: di quelli che sono italiani e di quelli che vorrebbero esserlo. Assocamerestero è una splendida realtà di riferimento sia delle imprese che sono internazionalizzate sia di quelle che vogliono internazionalizzarsi, correlata con tutto il Sistema Camerale e aperta a impegni comuni, collaborazioni e sinergie. I 600 miliardi di euro di export che raggiungeremo quest’anno deve essere un nuovo trampolino di lancio, non un punto d’arrivo”.
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria ed eletto nel Consiglio Generale CCIEE:
"Le imprese umbre, con la loro resilienza durante la fase acuta del Covid e con lo sprint che hanno mostrato sul fronte della crescita dell’export hanno mandato un grande segnale. È il frutto del grande lavoro fatto negli anni scorsi e che in Umbria ha visto in prima fila la Camera di Commercio in stretto raccordo con tutto il Sistema Camerale. Ora, nonostante le difficoltà contingenti, molto serie, si respira un’altra aria. Non possiamo mancare e non mancheremo ai nostri impegni di player dell’internazionalizzazione nella regione, in raccordo con tutti i soggetti in campo, istituzionali e non. La mission deve essere quella di allargare la platea delle aziende internazionalizzate che non possono essere solo le grandi e le medie, ma anche le piccole e oggi perfino le micro. Ci sono grandi spazi e nicchie di mercati internazionali su cui dobbiamo e possiamo esprimere concretamente grandi potenzialità”.
Brunello Cucinelli, Presidente Esecutivo Brunello Cucinelli S.p.A. e Cavaliere del Lavoro:
“L’Italia vanta uno Stato sociale robusto, che ha permesso durante la pandemia alle imprese di non licenziare, mantenendo quindi integra la base produttiva – a differenza di Paesi con un welfare più debole dove si è licenziato e che sono stati più lenti di noi nella fase di ripartenza perché si sono trovati con una base produttiva disarticolata - cosa che si è vista quando l’economia è ripartita. Abbiamo realizzato un grosso aumento del Pil, superando i livelli pre-pandemia, e siamo volati nell’export. Il tasso di disoccupazione si è ridotto di oltre tre punti percentuali. Certo che ci sono difficoltà, ma non fasciamoci la testa, perché possiamo essere protagonisti, se guardiamo avanti, non solo una fase di crescita economica, ma anche sociale e umana. Perché se la crescita non è sociale, umana, culturale, se non libera la creatività e garantisce una buona vita, è una crescita malata. E, tra i problemi che dobbiamo superare, segnalo sia quello dell’aumento delle retribuzioni, sia quello di un approccio diverso al lavoro: si può lavorare meno, restando più concentrati, e ormai le esperienze ci dicono che un lavoratore meglio trattato, meno affaticato, quindi più creativo, dà una spinta in avanti importante alla produttività”.
Roberto Morroni, Vice Presidente della Regione Umbria e Assessore ad Agricoltura, Ambiente e Rifiuti:
“Dal convegno sono arrivati segnali di fiducia. Ciò, ovviamente, non significa nascondere la complessità e la difficoltà del momento attuale, ma significa avere consapevolezza di avere gli strumenti per superare questa situazione e magari cogliere anche l’occasione di rafforzarsi. Alcuni segnali vanno in questa direzione, come la forte crescita delle esportazioni e ciò dimostra, oltre al valore dell’appeal del Made in Italy nel mondo, la vitalità, la creatività e la capacità delle nostre imprese. Dati che ci dicono che si può guardare oltre, che si deve guardare oltre, ai cambiamenti che dobbiamo introdurre. Stiamo andando verso un nuovo mondo, dove si chiede la conferma di strumenti utilizzati nel mondo precedente, ma anche di mettere in campo nuovi strumenti. In ciò il ruolo delle Camere di Commercio all’Estero è fondamentale, come più in generale è fondamentale quello dell’intero Sistema Camerale, con cui la Regione dell’Umbria ha e vuole avere una collaborazione piena e fattiva”.