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Appuntamento, domani 20 giugno alle ore 10,30 presso il Centro Congressi della Camera dell’Umbria (ingresso da via Cacciatori delle Alpi n.42). Il posto più alto del podio spetta all’Umbria, con 5 birrifici premiati, seguita dalla Campania con 4, quindi Veneto e Lazio con 3. Segue il Piemonte e l’Emilia Romagna con 2 e con 1 Trentino Alto Adige, Marche, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria e Lombardia.
Domattina 20 giugno alle 10,30 a Perugia, presso il Centro Congressi della Camera dell’Umbria (ingresso da via Cacciatori delle Alpi n.42), si svolge la premiazione dei 27 birrifici artigianali vincitori dei prestigiosi riconoscimenti della XI edizione di Cerevisia, Premio nazionale della Birra. I birrifici vincitori erano stati annunciati nei giorni scorsi nella Conferenza Stampa di Deruta, che tuttavia - volutamente – non erano stati associati ai singoli premi (dal premio Eccellenza per la birra che fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto, ai premi per le prima classificata per aree geografiche Nord, Centro, Sud ed Isole - dai premi in base agli stili, al premio speciale per il design più accattivante), mantenendo così la suspense in attesa della Premiazione ufficiale di domani.
Quest’anno erano in concorso ben 140 etichette da ogni parte d’Italia.
L’Umbria è risultata la regione più premiata con ben 5 birrifici: BirrAlfina (Orvieto), Birrificio Flea (Gualdo Tadino), Centolitri (Baschi), Birra Perugia (Perugia), Mastri Birrai Umbri (Gualdo Cattaneo). Dietro l’Umbria, la Campania con 4, quindi Veneto e Lazio con 3. Seguono Piemonte ed Emilia Romagna con 2, con 1 Trentino Alto Adige, Marche, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria e Lombardia.
Il “Premio Cerevisia”, Concorso di assoluto rilievo nazionale, è stato istituito dal BaNAB - Banco Nazionale di Assaggio delle Birre – comitato nato il 30 aprile del 2013 per volontà della Camera di Commercio di Perugia oggi Camera di Commercio dell’Umbria, della Regione Umbria, del CERB, Centro di Ricerca per l’ Eccellenza della Birra dell’Università degli Studi di Perugia, del Comune di Deruta e di AssoBirra, Associazione dei Birrai e dei Maltatori. Il Premio gode del patrocinio del Ministero dell’agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste e di Aitbm, l’associazione Italiana dei Tecnici della birra e del malto che anche quest’anno ha messo a disposizione i propri esperti per prendere parte in veste di panelisti agli assaggi delle birre a concorso.
Senza dubbio i birrifici artigianali, che producono birre di qualità secondo metodi di lavorazione artigianalI rappresentano un’eccellenza nel mondo birrario nazionale.
Il Premio Cerevisia nasceva undici anni fa proprio per sostenere questo fenomeno, specie giovanile, affiancarlo nella sua crescita, assecondarlo nei percorsi di produzione ispirati alla qualità, in cui si fonde la tradizione brassicola italiana, con l’innovazione.
Alla fase finale del Premio quest’anno sono state ammesse – come detto - 140 birre, provenienti da 16 regioni italiane, che si sono contese varie tipologie di premi: dal premio Eccellenza (per la birra che fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto) ai premi per le prima classificata per aree geografiche (Nord, Centro, Sud e Isole), dai premi in base agli stili, al premio speciale per il design più accattivante.
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e Presidente del BaNaB: “Anche quest’anno il Premio Cerevisia non poteva avere numeri migliori: partecipazioni di birrifici da 16 regioni, qualità in miglioramento di anno in anno, grande ripresa post-covid con il numero dei birrifici artigianali italiani che oggi sfiora le mille unità. Numeri impensabili solo dieci anni fa, quando in Italia i birrifici che producevano birra artigianale erano solo qualche decina. E poi un impatto crescente sulle coltivazioni, si pensi solo al fatto che, pur essendo ancora limitata, la coltivazione del luppolo è in crescita proprio per la produzione di birra e in alcune regioni, come l’Umbria, si sta generando una vera filiera”.