Cinque motivi per un viaggio in Umbria tra borghi, arte e cibo
di Laura Ciarallo (sorellesumarte.it)
Un viaggio in Umbria? Per chi non conoscesse ancora questa regione famosa per il suo mare verde (l’unica a non avere uno sbocco marino) è d’obbligo. Ma anche per chi ha già visitato la terra che ha dato i natali a San Francesco, l’Umbria merita un nuovo viaggio. Gli itinerari per scoprire borghi e realtà nascoste sono innumerevoli. In questo reportage vi raccontiamo le cinque buone ragioni per un viaggio in Umbria. Cinque chicche, alcune delle quali insolite per costruire un tour nella bellezza autentica tra arte, natura ed eccellenze gastronomiche.
1° Umbria, destinazione Best in Travel 2023 Lonely Planet
L’Umbria è l’unica regione italiana inclusa tra le destinazioni Best in Travel 2023 dalla casa editrice leader nelle guide turistiche Lonely Planet, la bibbia dei viaggiatori. Il Best in Travel 2023 è la pubblicazione annuale che include trenta mete imperdibili in tutto il mondo accuratamente selezionate.
Nel 2022 l’unico luogo italiano entrato nei consigli di Lonely Planet è stato Firenze, nel 2021 la classifica non era stata pubblicata, mentre nel 2020 l’onore era toccato alle Marche. Quest’anno, le trenta mete sono state divise in cinque categorie: Mangiare, Viaggi avventurosi, Connessioni, Imparare e Rilassarsi. L’Umbria è stata inserita nella categoria Mangiare insieme a Lima (Perù), Fukuoka (Giappone), Kuala Lumpur (Malesia), Montevideo (Uruguay) e Sudafrica. Nel Best in Travel 2023 figurano tra gli altri il Bhutan, i parchi nazionali della Colombia, la Giamaica, la Giordania, l’Australia Occidentale e Malta.
Perché l’Umbria? Perché è l’unica regione italiana che non confina né con il mare né con un altro paese e grazie a questo virtuoso isolamento ha mantenuto molte delle antiche tradizioni. Una regione conosciuta per i suoi borghi medievali arroccati sulle colline splendidamente conservati, per il suo ritmo di vita rilassato e l’arte diffusa.
Gli etruschi, i romani, le famiglie medievali e gli artisti rinascimentali hanno tutti lasciato un’impronta, dalla grande cattedrale gotica di Orvieto alla basilica affrescata di Assisi. Ma anche la natura ha costruito la bellezza dell’Umbria contrapponendo le asperità dei Monti Sibillini all’armonia dei colli verdeggianti di ulivi e vigneti e dei prati fioriti. Una menzione speciale merita il cibo, dai tartufi neri ai vini locali per cui l’Umbria andrebbe visitata nel 2023 secondo Lonely Planet. www.lonelyplanetitalia.it
2° Perugia: la grande mostra sul Perugino e i 50 anni di Umbria Jazz
Dal 4 marzo all’11 giugno 2023 Perugia accoglie negli spazi sapientemente rinnovati della Galleria Nazionale, all’interno del duecentesco Palazzo dei Priori, sede del municipio, la grande retrospettiva dedicata al Perugino, nel cinquecentenario dalla sua morte intitolata Il meglio maestro d’Italia.
Una mostra di ricerca, raffinata e con importanti prestiti da musei nazionali (primi tra tutti gli Uffizi) e internazionali che non saranno solo semplici prestatori, ma veri partner: “Una task force – come la definisce Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria – per testimoniare l’infinita grandezza del Perugino (morto in età avanzata), che ha sofferto l’essere allievo di Verrocchio in una bottega incredibile e diventare poi il maestro di Raffaello”.
Per chi non la conoscesse o non l’abbia visitata di recente la rinnovata Galleria Nazionale dell’Umbria è un museo sorprendente. Riaperta dopo un anno di lavori nel 2022 è uno spazio innovativo con 38 stanze tra i più all’avanguardia nel panorama nazionale e internazionale, dotata di pedane antisismiche, sistemi di mobilità per il restauro e l’installazione delle opere, oltre a video multimediali coinvolgenti.
Il restyling voluto dal direttore Marco Pierini da solo merita una visita del museo che sorge all’interno del palazzo del municipio e accoglie nella collezione permanente capolavori di giganti come Pinturicchio, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Gentile da Fabriano. www.gallerianazionaledellumbria.it
Tutta l’Umbria è percorsa da un filo ideale che racconta l’imponente produzione del Perugino. Tra le location da non perdere Trevi, la città dell’olio adagiata su colline fitte di ulivi, che custodisce all’interno della Chiesa della Madonna delle Lacrime una suggestiva Adorazione dei Pastori del Perugino.
Sempre nel 2023 ricorrono i 50 anni del festival Umbria jazz che sarà ospitato anche nella Galleria Nazionale. Umbria Jazz è nato in un caffè del centro storico di Perugia su iniziativa di Carlo Pagnotta, commerciante perugino appassionato di jazz e frequentatore dei maggiori festival europei che sognava di realizzare una rassegna musicale nella sua città. E così il 23 agosto del 1973 andò in scena il primo concerto della prima edizione di Umbria Jazz. www.umbriajazz.it
3° Foligno e la Calamita Cosmica di Gino de Dominicis
Per gli appassionati di arte contemporanea è un’opera-culto ma non tutti sanno che è custodita a Foligno, il comune nel centro geografico dell’Umbria, adagiato su una pianura pur essendo circondato dalle montagne. Foligno sicuramente merita una visita per la sua Calamita Cosmica, capolavoro sorprendente di Gino De Dominicis, artista eccentrico ed enigmatico del secondo dopoguerra.
Venne realizzata segretamente nel 1988: lunga 24 mt, larga 9, alta 4, riproduce un enorme scheletro umano con un naso a becco d’uccello in polistirolo, gesso e resina. L’asta dorata che parte da una delle falangi è la calamita cosmica proiettata verso l’universo.
L’opera, dopo varie peripezie è conservata dal 2011 a Foligno, nella ex chiesa della SS. Trinità in Annunziata, secondo polo del centro italiano di arte contemporanea Ciac. Un luogo che sembra costruito per accogliere l’opera site-specific. È una delle chicche da non perdere in un viaggio in Umbria se si è cultori della materia. www.calamitacosmica.it
4° Il museo delle mummie a Ferentillo
Situato nella parte sud-orientale dell’Umbria, Ferentillo è un piccolo comune medievale immerso nel verde della Valnerina diviso in due borghi dal fiume Nera: Matterella e Precetto. Tra il VI e il IX secolo, sotto il dominio longobardo, il Duca di Spoleto fece erigere l’Abbazia di San Pietro in Valle (che oggi ospita un relais per eventi privati) dove si ritirò in preghiera diventando monaco.
A Precetto si trova la chiesa di Santo Stefano che ospita nella cripta romanica il Museo delle Mummie dove sono conservati alcuni corpi mummificati venuti alla luce nel 1805, a seguito di un editto napoleonico che vietò qualsiasi sepoltura all’interno delle mura cittadine e ordinò l’esumazione delle salme custodite, alcune delle quali completamente mummificate. www.mummiediferentillo.it
I corpi, di colore giallastro oltre a conservare la pelle, presentavano ancora intatti le unghie, i denti, le orecchie, le labbra, gli organi genitali, la barba e i capelli.
Molti esperti nell’ultimo secolo hanno studiato il fenomeno. Le analisi chimiche del suolo hanno evidenziato la forte presenza di calce che avrebbe accelerato l’essiccazione e mummificazione dei corpi seppelliti a diretto contatto con il terreno mentre l’ambiente fresco e ventilato della zona avrebbe potenziato il processo. Dalla sua scoperta questo luogo è diventato famoso per la collezione dei corpi mummificati.
Così nel 1992 è stato deciso di dar vita ad un museo con nuove teche espositive. Oggi sono esposte 24 mummie, 270 teschi, una bara sigillata e due aquile mummificate frutto di esperimenti effettuati nel secolo scorso. Ad oggi la Cripta delle Mummie di Ferentillo è uno dei musei più visitati dell’Umbria. Non perdete i racconti appassionati e romanzati di Sebastiano Torlini, studioso e guida esperta del territorio (tel. +39 333 4317673).
Vi farà scoprire molte curiosità della zona, anche di carattere alimentare come la melangola, un’arancia selvatica di cui è stata recuperata la produzione e da cui si ricavano un’ottima marmellata, un olio per condimenti aromatico e un liquore digestivo.
5° Spello e Todi tra fiori, mosaici e affreschi
In un ideale itinerario alla scoperta dell’Umbria suggerisco un’escursione a Spello e Todi. Spello (dal latino Ispellum che si specchia nell’acqua è tra borghi più belli d’Italia, famosa per i fiori che adornano abitazioni e balconi. Sono gli abitanti stessi a prendersi cura dell’arredamento urbano in una sorta di gara virtuosa per il titolo di vicolo fiorito più bello d’Italia e d’Europa.
Tutti gli anni in occasione del Corpus Domini si svolge la tradizionale Infiorata: tappeti e quadri floreali abbelliscono le strade del centro storico. Gli infioratori che sono cittadini volontari lavorano un anno intero per realizzare tra il sabato e la domenica della festa incredibili opere fatte di fiori. Un percorso colorato e profumato lungo un chilometro e mezzo dalla vita effimera, finchè foglie e petali non si appassiscono.
Spello è famosa anche per le opere del Perugino e del Pinturicchio. Andate nella Chiesa di Santa Maria Maggiore per ammirare all’interno della Cappella Baglioni un ciclo di opere del Pinturicchio raffiguranti l’Annunciazione, l’Adorazione dei pastori e la Disputa di Gesù con i dottori.
La Villa dei Mosaici è l’ultima incredibile scoperta archeologica nel cuore dell’Umbria. Un nuovo museo inaugurato nel 2018. Durante gli scavi per la costruzione di un parcheggio è riaffiorata una villa di età imperiale con pavimenti a mosaico dalle decorazioni geometriche e figure di animali ben conservati, oltre a tracce di affreschi e stucchi alle pareti. Il museo copre una superficie di oltre 500 metri quadrati ma l’estensione dell’insediamento è sicuramente più ampia. www.villadeimosaicidispello.it
A quaranta minuti di auto da Spello troviamo Todi, nota come la città più vivibile del mondo anche se i tuderti – così si chiamano gli abitanti della città – preferiscono chiamarla città ideale mentre gli stranieri hanno coniato il termine Todishire. Todi ha origini medievali, sorge in cima ad una collina che domina la valle del Tevere ed è avvolta da un fascino d’altri tempi.
Impossibile non rimanere incantati davanti a Piazza del Popolo dove si affacciano alcuni degli edifici più importanti del centro storico. E’ il vero salotto dell’Umbria con i dehors dei bar curati, il pavimento bianco e un’atmosfera sospesa. Il Duomo, eretto nel XII secolo sui resti di un tempio dedicato al dio Apollo, è caratterizzato da una lunga scalinata d’accesso e da una facciata romanica.
Salendo le scale, dall’alto della gradinata potrete scattare le foto migliori della piazza. Poco distante si trova la Chiesa di S. Fortunato dedicata al santo patrono della città che conserva nella cripta la tomba del poeta umanista Jacopone da Todi (scomunicato dal Papa) oltre a un bellissimo affresco di Masolino da Panicale. Si accede alla chiesa salendo delle scale a zig zag lungo un giardino all’italiana.
Imperdibili per foto e video la Nunziatina detta anche la cappella Sistina dell’Umbria per i suoi affreschi dai colori pastello e il Monastero delle Lucrezie conosciuto come il nido dell’aquila (sede di un cinema) da dove si apprezza una spettacolare vista della campagna circostante. A Todi non può infine mancare una visita al Tempio della Consolazione eseguito nel XVI secolo su disegno del Bramante e alle Cisterne sotterranee costruite dai Romani sotto Piazza del Popolo per raccogliere l’acqua piovana.
Come arrivare in Umbria
L’Umbria è raggiungibile in auto dall’autostrada del Sole A1 uscendo a Chiusi-Valdichiana per chi viene da Firenze, uscita Orte per chi viene da Roma. In treno da Roma e Firenze i principali comuni sono raggiungibili con i regionali veloci.