Quando si visita Perugia, Italia – la città dove nacque ben oltre un secolo fa – lo spirito vivace di Luisa Spagnoli lascia tuttora un’impronta.

Spagnoli è meglio nota come la creatrice di due prodotti di respiro globale: la Perugina e il suo brand omonimo, Luisa Spagnoli, venduto in boutique e negozi specializzati in tutto il mondo.

Il film per la tv italiana Luisa Spagnoli, narra la vera storia dell’ascesa di questa straordinaria donna. Allo scoccare del ventesimo secolo, quando la maggior parte delle donne non avevano nemmeno l’opportunità o l’ardire di avviare una propria attività, Luisa ruppe gli schemi con immensa creatività, coraggio e perseveranza.

Adattata a partire dal un capitolo di un libro, la miniserie in due parti racconta la storia di vita vera di questa pioniera, assumendo anche i tratti di un coinvolgente racconto di passione e sentimento.

Gli esordi a Perugia

Quando Luisa Spagnoli (nata Sargentini) nacque, nel 1877, la città di Perugia (in Umbria) era notevolmente più piccola rispetto ad oggi. Osserviamo la bambina vagare per le strette strade e i vicoletti della città con la sua migliore amica, Ada, mentre si confidano i sogni per Il futuro.

Si fermano in un piccolo negozio di confetti, nel centro storico, dove per la prima volta assaggiano le mandorle ricoperte di zucchero, oramai divenute un componente essenziale di ogni battesimo e matrimonio italiani. (In una delle molteplici digressioni della storia, il pubblico assiste al divergere dei cammini di vita intrapresi delle due ragazzine nel corso degli anni, con Luisa che si avvia per una strada tutt’altro che comune per l’epoca).

Luisa si sposò ed ebbe il primo dei suoi tre figli nel 1902. Suo marito, Annibale, un padre di famiglia gentile e affettuoso che si guadagnava modestamente da vivere come musicista, parte alla volta di Mantova per combattere nella Prima Guerra Mondiale. Per arrotondare il reddito della sua famiglia, Luisa fa amicizia con un anziano negoziante, Leandro Corelli (proprietario della Confetteria Corelli di Perugia), aiutandolo con le pulizie del negozio. Allo stesso tempo, impara a realizzare confetti.

Quando Corelli è costretto ad abbandonare la sua attività a causa di una malattia, Luisa coglie al balzo l’opportunità e si fa prestare denaro dalla sorella di suo marito, Carmela, per rilevarla.

Al ritorno dalla Guerra, Annibale è sconcertato nello scoprire che Luisa si è imbarcata in un’impresa tanto rischiosa ma accetta, seppur con riluttanza, di lavorare al suo fianco. L’ambizione di Luisa? Produrre cioccolatini, allora considerati un lusso per i più ricchi, e renderli un dolce sfizio per le masse. Nel corso della sua vita, riuscì pienamente nell’intento.

L'incontro con la Famiglia Buitoni


Altri produttori di cioccolatini, stanziati nel nord Italia, iniziarono a diventare così diffidenti nei confronti dell’azienda perugina in ascesa da ideare nuovi modi per influenzare il mercato di distribuzione e compromettere l’attività di Spagnoli.

Schiacciata da cambiali che non potevano ripagare, nel 1907, la coppia realizzò che la loro unica possibilità era forgiare un’alleanza con la facoltosa famiglia Buitoni (sì, la celebre famiglia della pasta), che si rivelò essere un evento fortuito per (quasi) tutti. Perché in effetti, se ci fu qualcuno a rimetterci, in ultima istanza fu proprio Annibale Spagnoli.

Nel tempo, infatti, Luisa e Giovanni Buitoni (figlio di Francesco) sviluppano una collaborazione creativa molto ravvicinata e fruttuosa che si traduce nella crescita esponenziale del neonato business del cioccolato e finisce per innescare una relazione amorosa infuocata. A causa della differenza d’età di ben 14 anni e lo stato civile di Luisa, la storia si trasforma in uno scandalo per la città.

La direzione imprenditoriale, tuttavia, procede ancora più agevolmente. Quella che era nata come un’azienda di cioccolatini su ordinazione e portata avanti da sole 15 persone, cresce fino a diventare una frenetica fabbrica di cioccolato collocata in un nuovo edificio di produzione con più di 100 dipendenti. Dopo la dichiarazione di guerra all’Ungheria da parte dell’Italia, tutti gli uomini devono lasciare il loro posto di lavoro alla Perugina per recarsi al fronte, perciò Luisa diventa a sua volta in una specie di generale in patria. Con sconfinate doti di leadership e intuizione acuta, addestra le donne lasciate indietro a gestire l’intera produzione, fornendo loro servizi degni del ventunesimo secolo quali nidi aziendali e permessi per allattamento pagati.



La nascita dei Baci


Pieni di idee ed energia sfrenata, Luisa e Giovanni introducono un nuovo prodotto, chiamato cazzotto (ossia pugno) a causa della sua forma che ricorda vagamente una nocca.

La ricetta per ciò che successivamente sarà ribattezzato con l’iconico nome di Bacio prevede: cacao pregiato e nocciole tritate finemente, amalgamati per ottenere un morbido cuore di gianduia, una nocciola intera a troneggiare su di esso e una copertura al cioccolato fondente.

La leggenda narra che Luisa e Giovanni si scambiassero bigliettini d’amore al lavoro. Con l’aiuto di un designer innovativo, i due imprenditori concepirono la trovata di avvolgere i cioccolatini dalla forma vagamente tondeggiante in involucri d’alluminio argentato con al loro interno bigliettini d’amore.

Tale fu la nascita dei Baci. Già nel 1927 la compagnia aveva venduto oltre 100 milioni di cioccolatini, tanto che nel 1939 divennero così popolari da consentire l’apertura di un punto vendita sulla Fifth Avenue di New York. Un’altra innovazione della Perugina? Uova di cioccolato per Pasqua.



Postscritto:

Negli anni, la linea di cioccolatini della Perugina crebbe e, nel 1988, la compagnia venne acquisita dalla Nestle Corporation. Dal 2007 è possibile accedere alla Casa del Cioccolato della Perugina, i visitatori sono accompagnati in un tour della fabbrica e del museo aziendale, inoltre possono assaggiare gli sbalorditivi cioccolatini in ognuna delle loro forme.



Un occhio per la moda


Un’altra eredità: Luisa creò anche un brand di moda che ancora oggi sopravvive alla sua fondatrice.

La sua incursione nel mondo della moda ebbe inizio nel 1928 quando iniziò ad allevare pollame e conigli d’angora per realizzare filati d’angora per scialli, boleri e altri indumenti che erano quasi tanto lussuosi quanto il cashmere, anche se meno costosi.

Il biopic termina poco dopo la morte di Luisa, nel 1935. Successivamente, suo figlio Mario trasformò la piccola impresa in una fiorente industria, poi passata in mano al nipote Annibale e ora controllata da Nicoletta Spagnoli, quarta generazione della famiglia.



“Chi corre verso il futuro dimenticando il suo passato smarrisce la propria identità” — Nicoletta

Spagnoli


Ci sono più di 150 boutique Luisa Spagnoli nel mondo, con la sede centrale ancora stanziata a Perugia. Sartoriali e realizzati con bellissimi tessuti, i modelli offerti sono dei classici che si sono evoluti nel tempo. Con 100 boutique nel solo territorio italiano, i viaggiatori possono trovare un punto vendita nella maggior parte delle grandi città.



Il cast della Storia televisiva


La versione televisiva della storia di Luisa Spagnoli presenta un cast estremamente capace, con la talentuosa Luisa Ranieri che ci regala un’interpretazione potente nei panni di Luisa Spagnoli. (L’amore per questa attrice italiana si è acceso in me dopo aver visto la serie La Vita Promessa, nella quale ebbe allo stesso modo un ruolo di spicco.)

Ranieri è probabilmente meglio conosciuta per la sua interpretazione della Diva dell’opera Maria Callas nel film televisivo italiano del 2005, Callas e Onassis, e, per quel che riguarda il pubblico americano, grazie al suo ruolo in Letters to Juliet. Con una breve ricerca online, ho scoperto che il marito della Ranieri è nientemeno che Luca Zingaretti, l’attore che ha interpretato il Detective Salvo Montalbano nell’amatissima serie gialla tratta dai libri di Andrea Camilleri, prodotta tra il 1999 e il 2014.

Matteo Martari veste i panni del rubacuori Giovanni Buitoni; Annibale è invece portato sulla scena da Vinicio Marchioni. La miniserie storica, diretta da Lodovico Gasparini, si avvale di costumi e set estremamente persuasivi.



Dove guardare la storia di Luisa Spagnoli


Filmata in italiano con sottotitoli in inglese, la miniserie in due parti su Luisa Spagnoli (per una durata totale di due ore e 20 minuti) è disponibile su MHz Choice.

Questa storia senza tempo non è una novità. Andò in onda per la prima volta in Italia nel 2016 ed è stata resa disponibile su MHz Choice dal 2017. Perciò, se non l’avete ancora vista, recuperatela finché potete! Niente popcorn ovviamente, solo “Baci”...

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