Da via Tuscolana per scoprire l’Umbria
di Maria Di Saverio
Per scoprire l’Umbria – e in particolare quella golosa – si può partire da via Tuscolana. Certo, la storica strada romana va da tutt’altra parte. Ma al civico 251 c’è un interessantissimo “pezzo” di Umbria che ci offre il pretesto per conoscere una secolare vocazione della piccola regione del Centro Italia, di cui sono originari decine di migliaia di romani.Al civico 251 di via Tuscolana, dunque, non molto lontano dalla stazione Tuscolana, c’è infatti il punto vendita di “Augusta Perusia”, l’antica denominazione romana del capoluogo umbro assegnata nientemente che dall’imperatore Augusto, nome che ancora oggi è scolpito nelle pietre dell’arco etrusco.
Una cioccolateria che è una bomboniera dai sapori antichi perugini, che offre un profumo costantemente invitante agli abitanti del quartiere.La storia di questo marchio è particolarmente suggestiva. Giacomo Mangano, lavorando alla Perugina, conosce tecniche e segreti per realizzare l’ottimo cioccolato artigianale.Così, nell’autunno del 2000, mentre lo storico marchio vive stagioni non esaltanti, lui con la moglie Rita Lupo decide di re-inventarsi: apre una cioccolateria artigianale nel cuore di Perugia.
Comincia così la storia di Cioccolateria Augusta Perusia.Il primo laboratorio nasce in via Pinturicchio, in uno degli angoli più suggestivi di Perugia. Il sapore, frutto dell’arte artigiana e di saperi che entrano a buon diritto nella cultura locale, s’incontrano con alcune tipicità del capoluogo umbro: l’arco etrusco, l’acquedotto romano, le mura di cinta medievali, l’università per stranieri.Due anni dopo, a Giacomo si unisce il figlio Giordano, profano delle tecniche di lavorazione del cioccolato, ma ben presto istruito ottimamente dal padre.
Giacomo, ad esempio, gli trasmette i segreti per realizzare le praline come si facevano cinquant’anni prima, una ad una, costruendo i vari pezzi da assemblare, per creare un prodotto perfetto nella sua unicità.Il 20 febbraio 2016 apre la saracinesca dello splendido locale in via Piccolpasso, a sud di Perugia, che dispone dell’unico laboratorio a vista del Centro Italia.L’ampio locale, di circa 600 metri quadrati, è stato realizzato recuperando una struttura industriale degli anni Cinquanta e nasce dall’esigenza di creare uno spazio più ampio in cui i clienti possano godersi comodamente le creazioni dei cioccolatieri in tutti i momenti della giornata: dalla colazione del mattino, alla pausa pranzo, fino all’aperitivo.Le materie prime sapientemente selezionate, una passione irrefrenabile per il cioccolato, le ricette antiche che ormai in pochi ricordano ma anche la propensione alla creatività e all’innovazione portano la famiglia Mangano a ricercare e sperimentare quotidianamente nuovi gusti e nuove forme per le loro dolci creazioni.
A colazione è, infatti, possibile gustare i prodotti della pasticceria fresca, a pranzo le insalate, le macedonie, gli yogurt e le coppe di gelato artigianale realizzate ogni giorno. E ancora, è possibile concedersi una pausa assaporando dieci tipi di caffè diversi o scegliendo di degustare tè e infusi di prima scelta.Il punto vendita romano, ulteriore salto di qualità dell’azienda, rappresenta una sorta di gustosa “succursale” dei due gioiellini umbri.Il locale romano si presenta con colori caldi e un ambiente familiare tipico della antica cioccolateria perugina, con vetrine in ciliegio e cristallo. In inverno i prodotti al cioccolato vengono spediti freschi quasi tutti giorni dal laboratorio di Perugia. Il locale dispone di alcuni sgabelli che permettono di gustare una cioccolata calda prodotta al momento o pasticcini vari. E’ inoltre possibile gustare il gelato quasi tutto l’anno.
Ovviamente in estate la gelateria assume un ruolo di primo piano, con una vetrina di 26 gusti prodotti giornalmente nel piccolo laboratorio adiacente. Le ricette del gelato sono esattamente le stesse che vengono usate nel laboratorio di Perugia. Le materie prime per la produzione vengono spedite quasi tutti i giorni.La cioccolateria “Augusta Perusia” punta anche alle confezioni regalo, che possono essere personalizzate. Unicità e raffinatezza sono le doti più esaltate.
E’ possibile scegliere prodotti e abbinamenti. I prodotti vengono presentati in cesti o confezioni regalo, sapientemente preparati, utilizzando decorazioni preziose, raffinate ed eleganti. E’ possibile richiedere la realizzazione delle confezioni personalizzate e la spedizione in Italia e all’estero telefonando direttamente al punto vendita.Per quanto riguarda il gelato artigianale, esistono varianti senza glutine, senza latte (per intolleranti al latte), senza zucchero (con fruttosio) e senza grassi idrogenatiAmpia la gamma dei gusti. Per i gelati alle creme: Latte fresco Alta Qualità, Panna Fresca, Burro vaccino Fresco, Uova fresche pastorizzate, Nocciole Igp del Piemonte, Pistacchio di Bronte (Sicilia), Pinoli toscani, Mandorle di Avola, Massa di cacao puro (provenienza dal Centro America), Estratto di menta bianca purissima, Vaniglia in bacche per aromatizzare, Arance Sicilia candite, Caffè miscela Arabica, Augusta Perusia, Fiordilatte, Stracciatella, Panna cotta, Nutella, Bacio d’amore, Tartufo panna, Nocciola, Pistacchio, Tiramisù, Raffaello, After 8, Mascarpone e pinoli, Crema vaniglia, Caffè, Zuppa inglese, Cioccolato, Dark, Prestige, Aranciokko, Rita, Yogurt, Biscotto, Noce, Kinder, Amarena, Whisky.Per i gelati alla frutta: Fichi, Mango, Ananas, Cocomero, Ace, Banana, Limone, Fragola, Pesca, Tutto bosco, Banana fragola, Melone, Arancia rossa, Mandarino, Pesca mango, Pera cioccolato, Cocco. Inoltre: Granite siciliane, Latte di mandorla, Caffè, Limone, Fragola, Cocomero, Yogurt, Mousse, Cioccolato.
Vasta la scelta di creme da spalmare, rigorosamente al cioccolato, con vasetti da 110 o da 200 grammi. Questo, nel dettaglio, l’elenco:– Dark crema da spalmare fondente;– Choconuts crema da spalmare nocciole Piemonte;– Oro di sicilia crema da spalmare al pistacchio;– Orange crema da spalmare all’arancia;– Chocogentile crema da spalmare al biscotto;– Colombia crema da spalmare al caffè;– Jamaica crema da spalmare al Rhum;– Coccobella crema da spalmare al cocco;– Bianca crema da spalmare al cioccolato bianco;– Nocina crema da spalmare alle noci.Originale, infine, la pasta al cioccolato: pasta al cacao grammi 250 (strangozzi – tagliatelline-strozzapreti). Interessante anche la bevanda degli Dei, da cl 20 o cl 50 (liquore al cioccolato). Poi dragee sfusi o saccheti da 150 grammi (nocciole o mandorle ricoperte di cioccolato fondente bianco latte) e chicchi di caffé ricoperti di cioccolato fondente. Partendo da via Tuscolana, quindi, ci si può immergere nella storia dolciaria del capoluogo umbro. Non solo godendo delle delizie portate a Roma.
Ma cogliendo l’occasione per andare direttamente alla fonte di tanta “dolcezza”. Un viaggio in Umbria prendendo a pretesto proprio il cioccolato.Perché Perugia è identificata con il cioccolato sin dall’inizio del XX secolo, grazie alle storie imprenditoriali legate in particolare alla Perugina. Il celebre “Bacio”, creato che da Luisa Spagnoli, altro emblema dell’imprenditoria umbra, è uno dei prodotti più acquistati dagli stranieri negli aeroporti romani.Occasione per scoprire questo universo di leggiadria del gusto può essere la manifestazione “Eurochocolate”, il più grande evento del cioccolato d’Europa che si svolge a Perugia nella seconda metà di ottobre. Il centro storico della città si trasforma per l’occasione in una grande cioccolateria all’aperto.Ma la tappa di ottobre non è obbligatoria: la tradizione della produzione cioccolatiera a Perugia è tenuta viva da molteplici realtà, una migliore dell’altra.
Ed una visita “dolce” alla città può partire proprio dal museo del cioccolato e dalla scuola del cioccolato, entrambi allestiti all’interno dell’attuale stabilimento della Perugina.A seguire, c’è solo l’imbarazzo della scelta nella selva di piccole imprese e laboratori artigianali che assicurano prodotti di elevata qualità.Si può partire dal negozio “Perugina” (azienda Gest. Mar., corso Vannucci 101, tel. 075-5736677, www.negozioperugina.it), che vende al dettaglio esclusivamente prodotti a marchio Nestlè Perugina. L’aspetto interessante, oltre al prodotto, è il confezionamento, ideale per regali: nastri, fiocchi, tessuti pregiati (come raso e organza o seta), bouquet o tralci di fiori artificiali arricchiscono i classici cioccolatini.Passando in via D’Andreotto, al civico 19/e, c’è “Costruttori di Dolcezze” (tel. 075-5025880, www.costruttorididolcezze.it), che nasce come claim di Eurochocolate Perugia 2006 in abbinamento alla Cazzuola, progettata dal designer Giulio Iacchetti, gadget ufficiale della manifestazione. Da allora è diventato un vero e proprio brand.Dopo la Cazzuola sono nati altri prodotti originali per forma e packaging. Tra questi “Grattaciock”, la grattugia per creare una montagna di riccioli di cioccolato per guarnire dai dolci al gelato, o il “Golosimetro”, righello che misura la golosità, o “Chocopirina”, pasticche di cioccolato fondente arricchite con vitamine A e C, mentre la linea “iChoc” è composta da un porta Tablet, un guscio in silicone ed una custodia per Smartphone, abbinati ciascuno con una tavoletta di cioccolato al latte personalizzata.
E ancora “Porca Miseria” è un goloso salvadanaio con solo dieci monete di cioccolato al latte, mentre “Condov” è l’ovetto in cioccolato fondente con un goloso gadget: un preservativo aromatizzato al cioccolato.Trasferendoci in via Tilli, civico 70/a, ecco “Fine Chocolate Trade” (tel. 075-5051681, www.finechocolatetrade.com), frutto del successo di “Fine Chocolate Organization”, associazione nazionale che riunisce oltre 80 imprese artigiane del settore cioccolato.
Attraverso un progetto di cooperazione nella municipalità di Babahoyo, in Ecuador, vengono importate fave di cacao mono origine Cru con tracciabilità garantita, che in Italia vengono trasformate e processate per mettere a disposizione dei clienti massa di cacao, granella (nibs), burro di cacao naturale e quattro semilavorati di finissimo cacao aromatico “Arriba National”, rispettivamente al 57%, 65%, 72% e 45%. Visita di PerugiaOvviamente le visite alle cioccolaterie vanno intervallate con l’ammirazione per i monumenti perugini. In piazza IV Novembre, ad esempio, è impossibile non ammirare la Fontana Maggiore, realizzata a fine Duecento da Nicola Pisano e dal figlio Giovanni, costituita da due vasche di pietra con sopra una conca di bronzo e tre ninfe che sorreggono un’anfora.
Nella stessa piazza dominano la Cattedrale trecentesca di San Lorenzo e il Palazzo dei Priori, costruito tra il 1293 e il 1443, oggi sede della Galleria Nazionale dell’Umbria.Dalla piazza, attraverso il suggestivo vicolo di via Maestà delle Volte, si giunge a piazza Cavallotti nei pressi della quale sorge Palazzo Manzoni, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia e il teatro Morlacchi del Settecento. Tramite una stradina laterale con l’Arco di Via Appia, si arriva alla ripida scalinata: è l’Acquedotto del XIII secolo, oggi passaggio pedonale con veduta panoramica.Da qui si può puntare a piazza Fortebraccio e Palazzo Gallenga Stuart, XVIII secolo, che ospita l’Università per Stranieri. Su questa piazza affaccia anche l’Arco di Augusto del III secolo a.C.Risalendo verso il centro storico, ecco piazza Danti dove, nei sotterranei di Palazzo Bourbon-Sorbello, è stato rinvenuto il Pozzo Etrusco del III secolo a.C. Da qui, verso via Raffaello, si raggiunge la Chiesa di San Severo, con affreschi di Raffaello.Ovviamente si tratta soltanto di qualche spunto, perché Perugia offre davvero tanto. Ad esempio da non perdere è la Rocca Paolina. Tappa a CorcianoLa seconda tappa del tour goloso è Corciano, non molto lontana da Perugia. In questa cittadina di 21mila residenti ci sono altre cioccolaterie. La prima è “Dulcinea” in via Togliatti 73/b (tel. 075-6978862, www.dulcinea.it).
Qui il maestro è Vinicio Chiavini, che con il suo staff crea veri e propri capolavori, unendo al cioccolato altre squisitezze come miele, pistacchio, mandorle, nocciole. Eleganti le confezioni, con raffigurazioni di opere d’arte. L’offerta include praline con crema, cioccolatini ripieni di liquore, dragèes, torroni, tronchetti farciti.In via Galilei troneggia “Terre Umbre” (tel. 075-605171, www.terreumbre.net). Anche qui creatività a non finire. Ad esempio, le tavolette di cioccolato accostato con tipicità locali quali farro o stracciatella. Tra le “chicche” ricordiamo il “CiocoReale”, crema spalmabile di cioccolata e miele. Raffinato il packaging.In via Gutenberg 20, sempre a Corciano, ecco le “Confetture Ellegi” (tel. 075-6059183, www.ellegiperugia.com), nate nel 1982 per iniziativa di Lamberto Cesarini come ditta produttrice di confetti, poi s’è arricchita con la produzione legata al cioccolato. Oggi il comparto dei cioccolatini è divenuto il motore di quest’azienda. Tra gli innumerevoli tipi, ricordiamo i “tenerelli”, gustose praline ripiene di frutta secca (come mandorle, nocciole, uvetta, arancio, fico e croccantino) ricoperte di un leggero strato di cioccolato e zucchero, o i “dragees”, sempre frutta secca ricoperta di cioccolato fondente, al latte e bianco, e ancora i chicchi di caffè (tutt’arabica) ricoperti di cioccolato fondente, oppure le gustose nocciole Piemonte sempre con cioccolato al latte o fondente o bianco, l’innovativo orzo biologico al cioccolato latte o fondente, i boeri con ciliegia e liquore e tanti altri prodotti.
Questa piccola azienda a gestione familiare ha lavorato e lo fa tutt’ora per grandi aziende che hanno apprezzato la primissima qualità del cioccolato e delle materie prime, ma soprattutto per le qualità finali della pralina che viene seguita dall’inizio alla fine del processo di lavorazione.Passiamo a San Mariano, frazione di Corciano di circa ottomila abitanti. Qui in via Einaudi 61 troviamo la sede del “Cioccolato Milepi” (tel. 075-7749270, www.milepi.it), piccola azienda artigianale, nata nel 1982 grazie al maestro cioccolatiere Elio Picchio che ha deciso di mettere a frutto l’esperienza acquisita in “Perugina” per realizzare uova di cioccolato.
La seconda generazione, subentrata gradualmente dal 2003, ha deciso di allargare la gamma dei prodotti a tutto il panorama del cioccolato, tenendo fermo l’obiettivo che era stato del fondatore: prodotti di grande qualità realizzati, dalla produzione al confezionamento, interamente a mano. Nella nuova sede di Perugia, realizzata nel 2006, si possono gustare da settembre ad aprile, cioccolatini, tavolette, dragees. Poi torroni, pinoccate a Natale, uova di cioccolato a Pasqua.Corciano è un borgo molto suggestivo, per cui la visita non si può limitare al cioccolato. Circondato da mura medievali del XIII-XIV secolo, al centro storico si accede per due porte, Santa Maria sul lato meridionale e San Francesco su quello opposto.Da visitare il Palazzo Municipale del XVI secolo, antica dimora dei duchi Della Corgna, con decorazioni del soffitto ligneo della Sala del Consiglio opera della scuola degli Zuccari. A seguire il Palazzo del Capitano del Popolo del XV secolo. A fianco, il Palazzo dei Priori e della Mercanzia, in piazza Coragino il pozzo a pianta circolare della fine del XV secolo. Tra le chiese, Santa Maria Assunta del XIII secolo con l’opera “Assunta” del Perugino del 1513 ed un Gonfalone del 1472 di Benedetto Bonfigli. La Chiesa di San Cristoforo del 1537 è stata costruita su di un sacello etrusco. All’interno c’è il museo di arte sacra. L’ex convento di San Francesco custodisce una tavola del XV secolo della scuola del Caporali, un “Crocifisso” del ‘500, una tela del Bandiera ed una statua di San Bernardino, opera dell’Orsini.
La chiesa di Sant’Agostino conserva coro ligneo del 1476. Infine la chiesa di Santa Maria del Serraglio che custodisce un affresco del XIV secolo.Infine l’antico “Spedale”, che conserva un affresco del 1494 attribuito ad Andrea d’Assisi. Da Corciano a FolignoDa Corciano a Foligno, una quarantina di minuti di strada che con piccole deviazioni permette di visitare anche Assisi e Spello. Qui, in viale Roma, civico 38, imperdibile visita alla antica pasticceria Muzzi (tel. 0742-340380, www.pasticceriamuzzi.com). La sua storia comincia nel 1795 quando, in un piccolo laboratorio dolciario, situato nel rione Croce, nel centro storico di Foligno, Mastro Tommaso di Filippo Muzzi si specializzava nella produzione di “Minuta”, confetti con cuore d’anice, celebrati come delizie autenticamente folignate sin dal XV secolo. Per alcuni decenni, padri e figli in un piacevole rincorrersi di nomi sempre uguali (ancora oggi i primogeniti di casa Muzzi si chiamano Tommaso e Filippo) hanno continuato a produrre, da esperti confettieri, quelle delizie di zucchero.Oggi l’antica pasticceria è gestita da Loredana con i suoi tre figli, Filippo, Alfonso e Andrea.
Producono cioccolata fondente, al latte e alla gianduia in tavolette, praline e fantasia, pasticceria da tè con oltre 40 assortimenti in bellissime confezioni da regalo.Il cuore della città è piazza della Repubblica, con il Duomo di San Feliciano (ospita il Museo capitolare diocesano e la Cripta di San Feliciano), il Palazzo Comunale del XIII secolo e Palazzo Trinci, sede della Pinacoteca. Al suo interno la Sala del Consiglio con un enorme camino in pietra del Cinquecento. Vicino all’edificio troneggia Palazzo Orfini, antica dimora di Emiliano Orfini, il tipografo che stampò la prima edizione in lingua italiana della Divina Commedia.In piazza del Grano è possibile ammirare la Biblioteca comunale realizzata nel 1402 in stile gotico, e la chiesa di San Giacomo, con portale e chiostro.
In largo Carducci c’è l’Oratorio della Nunziatella del 1492, dove è esposta un’opera del Perugino raffigurante il “Battesimo di Gesù”.In piazza San Domenico, infine, ecco l’omonima chiesa del XIII secolo con campanile del XIV secolo e una delle costruzioni sacre più antiche di Foligno: Santa Maria Infraportas, chiesa romanica del 1138, trasformata nell’attuale Auditorium San Domenico. Rotta su TodiInfine rotta su Todi, con possibili deviazioni per visitare Montefalco (un po’ più lunghe per Bevagna e Massa Martana).La città è delimitata tra tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali) che contengono innumerevoli tesori.Si parte da piazza del Popolo, con il complesso del Palazzo Comunale, nato dall’unione del Palazzo del Popolo in cui sono ospitati il Museo lapidario, la Pinacoteca Civica e il Museo Etrusco Romano, il duecentesco Palazzo del Capitano e il Palazzo dei Priori, terminato nel XIV secolo.Il Duomo è del XII secolo, costruito sui resti di un tempio dedicato al dio Apollo.A circa 20 metri dalla piazza, si trova la Chiesa di San Fortunato del XIII secolo, che conserva la tomba di Jacopone da Todi e presenta un suggestivo affresco di Masolino da Panicale.Da non perdere il celebre Tempio della Consolazione, eseguito nel XVI secolo su disegno di Bramante.Puntiamo ora alla frazione Pantalla, interessante per un vecchio castello, con il palazzo baronale, che occupa la parte più alta del paese. Vi si accede attraverso due porte, la principale è sovrastata da un torrione, che funge anche da campanile, dove spicca un orologio a sei ore.
Sulla porta è posta l’aquila di Todi.Qui, a vocabolo Caselle 286/I c’è la sede di “Vannucci” (tel. 075-888653, www.vannuccichocolates.com), laboratorio che produce i cioccolatini Vannucci, sempre all’insegna del più puro artigianato. Nel campionario: praline con nocciole, mandorle, ciliegie, canditi, amaretti abbinati con mousse al cioccolato, al rhum, al maraschino, al caffè, con pasta di mandorle, cioccolatini al liquore, tavolette farcite, tutti rigorosamente “glassati” al cioccolato fondente o al latte, tavolette, bicchierini, dragees teneri e confettati. E tanto altro.