Umbria, Italia autentica
di Natasha Blair
Le città medievali arroccate sui colli sono tipiche dell'Umbria. Perugia, capoluogo della regione, non fa eccezione. Sede universitaria, attira per i suoi negozi e i luoghi culturali da visitare. Per gli europei è la meta ideale per un fine settimana, se si pensa che dal Regno Unito la separano solo due ore di volo.
L'uso delle vetture è vietato, a meno che non si sia residenti. Sono stata lasciata all'ingresso degli ascensori che, gradualmente, mi hanno portata in cima, dove si trovano gli edifici principali e dove fervono tutte le attività del luogo. Il colle racchiude rovine di dimore medioevali e un minuscolo museo sulla sua storia. Un tempo sull'altura dominava una fortezza papale del XVI secolo, oggi per lo più distrutta.Sono uscita sulla strada attraversando i resti di una porta etrusca. La mia guida, Gigi, mi ha indicato il Club Punto Di Vista che mi ha consigliato dicendo che è il posto migliore per godersi un aperitivo serale, perché non solo ha una magnifica atmosfera ma offre anche viste panoramiche.
Il celebre artista rinascimentale Raffaello si è formato qui. Con sforzo mi sono allontanata dalle boutique che si affacciano sulla via, ho buttato l'occhio dentro il municipio, in origine il Palazzo dei Priori, dove ci sono due statue, e più precisamente un grifone, il simbolo etrusco, e un leone, il simbolo del Papa. L'ingresso principale dell'edificio dà sulla piazza principale, dalla parte opposta rispetto alla cattedrale, simbolo dell'autorità secolare in contrapposizione al potere religioso. Tra i due edifici, la Fontana Maggiore, simbolo di Perugia.
Il mio giro mi ha portata nella campagna. Olivi ovunque sebbene solo sulle pendici basse delle colline, poiché, a quanto pare, crescono solo a un'altezza di 400 metri. L'Umbria rivendica il fatto di produrre il miglior olio di oliva del paese, poiché ha appena l'uno per cento circa di acidità.
In quest'area tre parchi nazionali, il Parco nazionale dei Monti Sibillini, del Gran Sasso e della Maiella coprono una superficie di 370.000 ettari. Un tempo una linea ferroviaria si inerpicava sulle montagne tra Spoleto e Norcia, un percorso che oggi è diventato una pista ciclabile. La zona è ideale per paracadutismo, escursionismo e per parapendio. In giugno/luglio, a seconda delle condizioni meteorologiche, le piane sono ricoperte da un tripudio di fiori colorati con circa 1.800 differenti specie di fauna. La parte meridionale della regione coltiva lenticchie, zafferano e fagioli, e nel fiume Nera si pescano le trote.
Pecore, vacche e cavalli selvaggi pascolano nei campi. I pastori affiancati da imponenti maremmani bianchi proteggono le greggi dagli assalti dei predatori, come i lupi che si aggirano furtivamente di notte. I visitatori possono noleggiare asini da cavalcare o da usare come mezzi di trasporto in un trekking. Ho guidato Louvelleta che trasportava il nostro picnic costituito da pecorino prodotto localmente, prosciutto e Orvieto Classico, il vino bianco del posto. Anche se è per lo più campagna, in mezzo al nulla, Castelluccio di Norcia, appollaiato su un colle, è il centro abitato più elevato dell'Appennino, a 1.400 metri di altezza.
Appena fuori Città di Castello, la città che ha dato i natali all'artista Alberto Burri, ho visitato l'azienda agricola guidata da Isabella Dalla Ragione. Isabella ha istituito una fondazione per la salvaguardia dei frutti rari. È stata davvero un'esperienza unica nel suo genere, un luogo da sogno per tutto coloro che hanno sempre pensato di trascorrere una vacanza in una vecchia e deliziosa fattoria. Casa sua era dimora di un eremita completa di cappella affrescata. Al mio arrivo, una gallina dormiva al solein giardino, mentre vari gatti e un cane, un meticcio dai mille incroci, mi hanno dato il benvenuto.
Appassionata del suo lavoro, Isabella coltiva numerose varietà di alberi da frutto e piante che rischiavano di scomparire. Collabora anche con Gabriella Bianconi per impartire lezioni di cucina, mentre con Vincenzo e i suoi due cani Camilla e Pepe organizza gite dedicate alla ricerca del tartufo. Isabella mi ha fatto fare il giro della sua proprietà dove si possono ammirare vigneti, fichi, e alberi le cui ciliegie gialle, che stavano iniziando a maturare, sono a quanto pare più dolci di quelle rosse. Giugno è la stagione della ricerca del tartufo nero, così Vincenzo e i suoi quattrozampe si sono uniti a noi. I tartufi si trovano ai piedi degli alberi. Il luogo in cui si sviluppano è piuttosto caratteristico, in quanto tende a essere ghiaioso. I cani sono riusciti a scovare un buon numero di tartufi e Gabriella, che nel frattempo ci aveva raggiunti, mi ha mostrato come utilizzarli in cucina. Secondo i conoscitori, i tartufi devono essere freschissimi, avere meno di una settimana, sebbene si possano congelare. Gabriella ha grattugiato il tartufo anziché tagliarlo a fettine, poi lo ha cucinato in olio extra vergine d'olivacon uno spicchio di aglio e ha quindi mescolato tutto con spaghetti al dente. Condividere il pasto seduti alla lunga tavola nel giardino di Isabella sorseggiando il vino locale, con i suoi animali spaparanzati al sole, èstata un'esperienza semplicemente paradisiaca.
Con un numero così elevato di vigneti a disposizione, visitare una cantina o, per lo meno, riuscire a conoscerne i vini locali era per me un imperativo. I titolari dei vini DOCG Lungarotti possiedono due ville. A Torgiano, a 10 km da Perugia, presso il casale Le Tre Vaselle, ho partecipato a un assaggio dei loro vinisulla terrazza dell'hotel. Sono rimasta particolarmente affascinata dal loro vino frizzante che, mi è stato garantito, non era Prosecco, in quanto prodotto per metà con uve dello Chardonnay e per metà con uve di Pinot Nero: un concorrente dello champagne sebbene, a causa delle leggi francesi, non abbiano diritto di usarne il nome. La degustazione di vino è stata allietata da un delizioso pranzo a base di strigoli con asparagi e zafferano. Oltre ai vini, sono molto orgogliosi della loro cantina che è auto-sufficiente, in grado di produrre l'energia termica necessaria. Occorre prenotare in anticipo le visite. Nelle vicinanze, gli stessi proprietari hanno un museo del vino che, mi hanno assicurato, è stato considerato uno dei migliori al mondo. Venti stanze raccontano la storia del vino dall'inizio della civilizzazione. Le spiegazioni sono in inglese e in italiano.
Gli italiani amano le loro tradizioni e nell'arco dell'anno vengono organizzate diverse rievocazioni di eventi medioevali. Ogni anno a Bevagna, per dieci giorni nel mese di giugno la città tira indietro le lancette dell'orologio per fare un salto nel Medio Evo. La città vecchia è suddivisa in quattro rioni, le Gaite, tutti in competizione tra loro. La gente era vestita con abiti dell'epoca e serviva da mangiare. Il nostro pasto è consistito in una porzione abbondante di maiale con osso con contorno di fagiolini, le patate non esistevano allora, e, ovviamente, le onnipresenti caraffe di vino. Ogni Gaita aveva laboratori con manufatti di quel periodo storico. Mi sono fermata a osservare la produzione di finestre cattedrali e la tessitura della seta, con il filo preso dai bachi da seta.
Un treno veloce da London Liverpool Street sullo Stansted Express impiega 47 minuti. Anche i pullman della National Express raggiungono Stansted da varie parti del paese. Ryan Air ha voli diretti da Stansted per Perugia.