Cosa visitare a Gualdo Cattaneo
di Sara Boccolini
TESTATA: viaggioanimamente.it
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26/11/2014
L’Umbria, polmone verde dell’Italia, è una regione che visito sempre con molto piacere.
Tu la vedi piccola, lì al centro del nostro stivale, eppure io ogni volta scopro un borgo nuovo.
Ci sono stata tantissime volte e non avevo mai sentito parlare di Gualdo Cattaneo, patria di olio e di vino. Infatti il borgo è situato sia all’interno dell’itinerario della Strada dell’olio DOP Umbria [Colli Martani] sia in quello della Strada del Sagrantino.
Grazie al progetto #FrantoiAperti, che mi ha vista in azione lo scorso weekend con la mia compagnia di viaggio Marica [la mia guida locale super simpatica con cui ho instaurato sin da subito un feeling perfetto], ho scovato, in provincia di Perugia, questo borgo arroccato su una collina.
Arrivando, quando già il buio aveva preso il sopravvento su una giornata di sole, non mi sono accorta della sua maestosità che ho potuto apprezzare il giorno seguente. Circondato da una natura incontaminata sembra un gioiello prezioso ed elegante dove, a dirigere l’orchestra, c’è la Rocca Sonora.
Intorno vivono magnificamente colorati vigneti che, ai raggi del sole, risplendono di sfumature rosse e arancioni tipiche dell’autunno.
Aziende bio, fattorie, cultura, storia, frantoi, pane, agriturismi immersi nel verde, degustazioni, castelli.
Si, sono stata a Gualdo Cattaneo solo 24 ore ed ho avuto la fortuna di provare tante diverse sensazioni e vivere tanti momenti unici.
Simplement Argan: e l’eleganza vibra all’interno della stanza [la rima è casuale]. Scendo dalla macchina e vengo travolta dai profumi di questa azienda BIO dove fanno prodotti con olio di Argan. Ascolto il proprietario parlare e mi innamoro di questo luogo non appena pronuncia la parola cooperazione. La cooperativa di donne Coopérative féminine Bouzamma-Essaouira collabora con loro e gli fornisce il prezioso olio di Argan, biologico, certificato ed idoneo per uso cosmetico. Un progetto equo e sostenibile che dà vita a prodotti di altissima qualità [olio di Argan extra puro, savon noir, maschera all’argilla nera, crema corpo, latte detergente, crema dopo sole, crema viso, bagnodoccia, linea capelli, saponi all’Argan, acque aromatiche, oli essenziali] e a simpatiche confezioni regalo [ceramiche e pietre berbere con sapone nero].
Una coltivazione di piante officinali, una produzione di olio extra vergine di oliva bio, un forte credo nella biosostenibilità, l’adozione della cooperativa delle donne marocchine di Essaouira e nasce così Simplement Argan [con due marchi: Natural e Argan]. Qui ho scoperto come sono fatte le mandorle dell’Argan e che esiste anche un olio alimentare all’Argan [usato molto nella cucina berbera].
Se questa realtà ti affascina puoi venire a visitarla quando vuoi. Prendi appuntamento e gratuitamente ti porteranno a scoprire la tenuta Colle Carello dove potrai goderti un panorama umbro eccezionale e acquistare i prodotti che più ti piacciono nelle spaccio aziendale [hanno anche un eCommerce: ArganStore].
E dopo la super chicca dell’azienda BIO, cosa visitare a Gualdo Cattaneo?
Il centro storico è meraviglioso. La Rocca Sonora [sali fino alla terrazza panoramica per avere una vista spettacolare da un altro punto di vista e arrivare con lo sguardo fino a Foligno] costruita tra il 1494-1498 è gestita dalla Pro Loco. All’interno della torre principale alta 30 metri, dove respirerai un’aria dei tempi passati, potrai concederti una degustazione di classe [a €2] ogni ultima domenica del mese. Nelle vecchie stanze del castellano, a rotazione, viene ospitata ogni mese una nuova cantina che ti farà provare i suoi vini migliori.
Io mi sono invece dedicata ad una degustazione guidata di olio dove, penso per la prima volta, ho potuto capire quando si tratta di olio buono o olio fregatura [il profumo e il sapore hanno tutto un altro mood].
Per il ciclo Sapere di pane e sapore di olio [festa che si è svolta a Gualdo Cattaneo il 22 e 23 novembre] ho dovuto obbligatoriamente anche provare la classica fetta di pane con olio.
Ma che te lo dico a fare! La sogno ancora.
Sicuramente ti starai chiedendo da dove deriva il nome Rocca Sonora. Ho scoperto che dopo anni di abbandono questa Rocca è stata restaurata e riaperta al pubblico: una voce, che rappresentava la Rocca appunto, guidava il visitatore da un piano all’altro. Oggi l’impianto, a causa dell’umidità, non funziona più, peccato.
Rimanendo in tema di olio una visita a Gualdo Cattaneo è anche curiosare all’interno di un frantoio. E così, anche se la stagione non è andata bene per tutti, c’è sempre qualcuno che, grazie all’attento e curato lavoro, è riuscito a produrre un olio extravergine DOP Umbria di qualità.
Uno di questi è l’azienda agricola – frantoio Bacci Noemio. Un signore molto timido che ci ha accolti nella sua azienda offrendoci un pranzo a base di zuppa di lenticchie e pane con olio [e il sorriso torna a 300 denti]. Una delle poche aziende con la doppia certificazione: agricoltura biologica e DOP Umbria.
Moraiolo, Leccino e Frantoio sono le piante di olivo protagoniste di questa produzione di eccellenza.
E poi ho incontrato una persona fantastica. Un artista: Andrea Pioppi, il LiberoImpastatore [scritto attaccato].
Lo ascoltavo ragionare e prendevo appunti. Ti riporto pensieri e parole sparse di questo monologo carico di emozioni:
“Impasto Terapia Emozionale, tu sei la chiave della ricetta. La differenza la fai tu. L’impasto come metafora della vita. Per essere liberi bisogna seguire le regole. Sono nato e cresciuto in un forno. La competizione a ogni costo uccide. Bisogna saper leggere le sfumature. Non prendersi troppo sul serio e non dare troppa importanza alla ricetta. Sono un fornaio curioso, figlio di fornaio [a Mantignana c’è il forno Pioppi della mia famiglia]. Ho fatto un percorso collaterale prestando attenzione alle formazione. Porto in giro [anche all’estero] un format: impasto terapia. Approccio olistico: la vita è come un impasto non è solo questione di ricetta ma un mix di ingredienti e personalità. Empatia con i ragazzi dei miei corsi e con le persone sono la cosa per me più importante.”
Cosa aggiungere? Nulla, dovete conoscerlo.
Questi eventi di #FrantoiAperti mi hanno permesso di conoscere storie e volti. Quando viaggio, è la cosa che amo di più.
Cosa visitare a Gualdo Cattaneo
Ma tornando a cosa visitare a Gualdo Cattaneo, devo confidarti che questa è anche terra di castelli. Ne ho visitati tre: Saragano [oggi trasformato quasi completamente in hotel diffuso, La Locanda del Prete], Barattano [puoi soggiornare in un B&B al suo interno e vivere una notte da principessa] e San Terenziano [vicino al centro abitato visita anche la chiesa romanica formata da una parte superiore e una inferiore, molto più caratteristica e antica]. Un territorio medievale che oggi costituisce una sorta di museo a cielo aperto. Intraprendi un tour per visitare le fortezze [oltre a quelle citate sopra ci sono anche: Cisterna, Marcellano, Ceralto, Grutti, Simigni, Torri, Speltara, Montecchio, Castagnola, Mordicchia, Pozzo e Pomonte] del comune di Gualdo Cattaneo.
Se passi da queste parti ti consiglio di provare la cucina della Fattoria del Quondam, a Giano dell’Umbria, dove gustare piatti unici realizzati con prodotti coltivati nell’azienda agraria [ti suggerisco gli strangozzi fatti in casa con pomodoro fresco, basilico e parmigiano] e di soggiornare in uno dei Casali del Moraiolo, di Collazzone, [a circa 30 minuti di macchina da Gualdo Cattaneo] per goderti la suggestiva ed incontaminata campagna umbra in una cornice country ed accogliente.
Se questo weekend non hai impegni, parti per l’Umbria! L’evento #FrantoiAperti termina il 30 novembre.
Se invece preferisci seguire il mio itinerario e viverti Gualdo Cattaneo inizia a contattare le varie aziende per programmare il tuo weekend e le tue visite.
E, come recita il claim della Strada Olio DOp Umbria, In Umbria, tracce di vita vera.