San Bevignate un tesoro nascosto
di Alessi Benelli
TESTATA: Quattro Colonne
DATA DI PUBBLICAZIONE:15/1/2015
Appena fuori la cinta muraria, sotto Monteluce, spicca tra le colline della periferia di Perugia un edificio dalla struttura imponente e sobria. E la Chiesa sconsacrata di San Bevignate. Di fronte alla Chiesa doveva essere costruita una nuova Casa dello Studente dall'ADISU (Agenzia per il diritto ailo studio). ll cantiere è stato aperto nel dicembre 2013. Poi è arrivato lo stop dei lavori da parte della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici dell'Umbria, secondo la quale I'autorizzazione paesaggistica a costruire, rilasciata dal- Ia Regione, era scaduta da almeno 3 mesi.
Le reti che delimitano l'area del cantiere ci sono ancora ma «allo stato degli atti i lavori sono fermi» spiega il vicesindaco di Perugia Urbano Barelli, tra i primi ad essere stato contrario alla costruzione della residenza universitaria. «l perugini per secoli si sono chiesti - racconta Francesco Bastianelli di "perugia ieri, oggi e domani", che ha seguito la vicenda fin dall'inizio - cosa fosse il cubo di San Bevignate. E stato un canile, una caserma dei Vigili del Fuoco e un deposito comunale. ln pochi conoscevano i suoi tesori artistici e archeologici». La Chiesa è stata seriamente danneggiata dal terremoto del 1997, dat 2003 il complesso è stato ristrutturato rientrando nel progetto europeo "Milites Templi", volto a valorizzazione e salvaguardare il patrimonio storico e artistico dei Templari. San Bevignate è uno dei siti templari più antichie importanti d'Europa. «Nel 2009, dopo i restauri, le porte del complesso sono state aperte a tutti - continua Bastianelli - un movimento spontaneo di cittadini, consapevoli dell'unicità del sito, si è opposto alla realizzazione dello studentato»
Ma perché questo luogo è cosi mitico? Filippo il Bello, re di Francia, all'inizio del XV secolo fece distruggere l'intera iconografia templare in Europea ma i suoi ordini non arrivarono a Perugia. Sulle pareti della Chiesa si trovano dipinti che narrano le gesta dei Milites in Palestina. La raffigurazlone di due templari in sella ad un cavallo ha sollevato la curiosità di storici e appassionati di tutto il mondo. Si tratta di una rappresentazione della presunta sodomia templare che è uno dei motivi, si narra, che spinse Filippo il Bello a perseguitarli. Altra unicità della Chlesa è lo stesso nome: San Bevignate non è mai stato riconosciuto come Santo, ricevette una "canonizzazione laica" dalle autorità perugine su pressione della cittadinanza.
Non ci sono prove storiche della sua esistenza, secondo la leggenda era un eremita che visse intorno all'anno mille ed introdusse in città Ie processioni dei Flagellanti e Penitenziali, Bevlgnate fu assunto come modello di rettitudine dagli stessi Templari, ecco perché troviamo raffigurazioni del Santo e delle processioni sulle mura interne della Chiesa. L'ultimo tesoro della struttura è stato scoperto durante i lavori di ristrutturazione e restauro, nei sotterranei della Chiesa e stata ritrovata una lavanderia- tintoria romana. ll complesso, nonostante sia visitabile solo il sabato e la domenica, nel 2013 è riuscito ad avere più di 2. 500 ingressi. «Dopo aver sventato la costruzione dello studentato - chiarisce il vicesindaco - vedremo di inserire l'area in modo più puntale nel circuito museale cittadino».